24-01-2025
Musk, Trump e noi: l’Europa alla prova dell’America First
A pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, il mondo è già in fermento. A far discutere, oltre ai primi ordini esecutivi varati dal Presidente Usa, anche alcuni gesti del suo principale collaboratore, Elon Musk. L’imprenditore, scelto dal Potus per guidare il Dipartimento per l’efficienza energetica (in italiano, Doge), ha subito conquistato le prime pagine per alcuni comportamenti divisivi: dal braccio teso durante i festeggiamenti dopo l’investitura di Trump al battibecco su X con Sam Altman, Ceo di OpenAI, sul progetto Stargate, la joint venture tra l’azienda madre di ChatGPT, Oracle e SoftBank da 500 miliardi di dollari per realizzare una rete di data center negli Stati Uniti. C’è chi sostiene che il sodalizio tra il Presidente e l’uomo più ricco del mondo non sia destinato a durare molto: “Due tigri non possono vivere sulla cima della stessa montagna”, hanno detto alcune fonti vicine a Trump. Cosa succederà? E in tutto ciò, come reagirà l’Europa al ritorno dell’‘America First’? Ne parliamo a Macro con Giuliano Noci, Docente di strategia e marketing alla School of Management e prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano; Francesco Zirpoli, Professore di Economia e Gestione dell'innovazione e Direttore del CAMI - Center for Automotive and Mobility Innovation; Gregory Alegi, Docente di Storia e politica degli Stati Uniti presso l’Università Luiss “Guido Carli” di Roma; Luca Salvioli, giornalista de Il Sole 24 Ore.