Quando nasce una chiesa, e quando muore? | 7 Maggio 2023 |

Associazione Culturale "I Tralci"

07-05-2023 • 0 secondi

Quando nasce, e quando muore una chiesa? E, soprattutto, quanto deve essere grande una chiesa per
essere "chiesa"?

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Predicatore: Marco Delle Monache
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Oggi più che un messaggio, è una chiacchierata tra amici. E' da tanto che volevo farla, e il fatto di non essere più pastore di questa chiesa, mi solleva da molte preoccupazioni che avevo in passato e posso parlarvi finalmente “a cuor leggero”.

Anche se non siamo “del mondo” viviamo “nel mondo”con i suoi tanti pregi, e con i difetti che superano i pregi; in una società ossessionata dalle dimensioni, dalla ricchezza e dall'influenza, è fondamentale riaccendere l'apprezzamento per l'impatto e il potenziale dei pochi fedeli.

Quando un gruppo di persone può essere chiamato “chiesa”? Si basa sul numero di persone? O forse sui metri quadri del locale in affitto? O sul fatto di averlo o meno il locale? Oppure se ci sono predicatori, cantanti, pastori, scuola domenicale?

E, nel caso inverso, una chiesa non è più chiesa, ma solo un “gruppo di credenti”?

Vi ricordate la prima chiesa quale è stata? Leggiamo atti:

“Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. … E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,  lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati. (Atti 2:42, 46-47)

Luca parla della primissima chiesa:quali erano le caratteristiche distintive della primissima chiesa? Un bel locale, certo. E poi una corale... anzi un complesso rock sul palco... E certamente, una scuola domenicale per per i figli... Ah, un pastore, dei diaconi, delle diaconesse... Come dite? Non c'è scritto tutto questo nel versetto? Forse mi sono sbagliato... Rileggiamolo assieme:

“Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli”

La prima cosa che dice Luca circa le caratteristiche della prima chiesa è che ascoltavano gli Apostoli...in pratica, leggevano il Nuovo testamento in direttamente lo stavano scrivendo!

“nella comunione fraterna”

In italiano ci vogliono due parole per tradurre un concetto estraneo al mondo:. in greco è κοινωνία koinōnia; che significa, semplicemente “comunicare l'uno con l'altro”; si parlavano!

“nel rompere il pane “

Mangiavano assieme e durante il pasto  ricordavano il sacrificio di Gesù.

"e nelle preghiere"

Pregavano! Ma non pregavano a caso: visto che ascoltavano assieme gli Apostoli, si parlavano, e mangiavano assieme, è ovvio pensare che pregassero gli uni per gli alti.

“E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio”

Per loro il tempio era una tappa quotidiana, per noi una volta a settimana... ma soprattutto erano “concordi”, ὁμοθυμαδόν homothymadon in greco, che significa “avere la stessa mente”, “pensare nella stessa maniera”.

La prima chiesa non si incontrava la domenica... ma soprattutto faceva tutta una serie di attività che erano molto di più dell'andare in chiesa.

La chiesa non era “un'oretta domenica”... ma era vivere assieme ad altri credenti... Avevano un locale? No, si incontravano nelle case e al tempio. Avevano pastori, diaconi, scuole domenicali, addetti all'adorazione, cassieri? No, avevano se stessi... e ognuno faceva un po'.

Secondo voi, erano meno chiesa di una comunità di tremila fedeli, come ci sono poche  in Italia? O di una di cento, come ci sono alcune in Italia? O di dieci, come ci sono moltissime in Italia?

“Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato. E, vedutolo, l’adorarono; alcuni però dubitarono. E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,  insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.” (Matteo 28:19-20)

A chi ha affidato il Grande Mandato Gesù? A una mega chiesa di diecimila persone, vero? No, ma a una di cento... Neppure, di 50...

Erano 12... e tra questi “alcuni dubitavano”... per cui, vogliamo dire, setto, o otto? Vi ricordate cosa ha detto Gesù?

"Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Matteo 18:20)

Nel nostro statuto di chiesa, scritto quando siamo entrati a far parte dell'Ucebi, all'epoca in cui fu scritto Bernardino, Michele ed io, non scrivemmo di cosa o come si dovesse farese la chiesa sarebbe cessata... Ma l'avevamo scritto in quello della Associazione “I Talci”, che era il primissimo statuto con cui abbiamo aperto la chiesa. Su quel primo statuto era scritto:

“La chiesa potrà essere sciolta qualora ricorrano i seguenti casi: 1) mancanza di almeno due membri (Matteo 18:20)”

E poi c'erano altri motivi. Dove ci sono due credenti, quella è già chiesa, perché c'è koinōnia; c'è un unico pensiero.

Poi, che faccia piacere, che sia più facile che si fatichi di meno se si è in tanti in chiesa, quello è certo. Ma la dimensiono non determina l'efficacia per Cristo di una chiesa, se...

C'è un "se"... Vi ricordate Filadelfia ? Non la città in America, ma la chiesa di Apocalisse 3:

“All’angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre: Io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Ecco, ti do alcuni della sinagoga di Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato.  Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch’io ti preserverò dall’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona. Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio (la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio) e il mio nuovo nome.” (Apocalisse 3:7-12)

“perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome.”… Ecco per cosa Gesù vanta la chiesa di Filadelfia. La chiesa era piccola, debole, forse non aveva tutto quello che avevano le altre... ma serbava e non rinnegava Gesù.

E il suo premio era stato grandissimo: coloro che l'avevano derisa, sarebbero tornati in ginocchio dinanzi a lei. E, ancor di più, i suoi membri sarebbero stati salvi dalla tentazione...

Gesù non dice quale, ma è facile immaginarla; la tentazione di adorare “altro”. E questo non è una cosa che deve ancora venire, è già qui: il mondo adora “altro”.

Non tutte le cose che adora sono dal nemico, ma il fatto di non adorare Gesù, ma “altro” (il sesso, il danaro, la famiglia, gli amici, gli hobby, ecc.) è qualcosa da cui Gesù vuole proteggere il suo corpo, la sua chiesa... soprattutto quelle “piccole piccole”, perché sa che hanno poca potenza, sono più vulnerabili.

Ritorniamo al nostro supermercato: quale offerta “allettante” vorremmo dalla nostra chiesa? Siamo più attirati dal prezzo o dalla quantità? Cerchiamo una chiesa che ci offra di più e ci chieda di meno, meno impegno personale?

Oppure vogliamo la quantità? Una chiesa di almeno cinquanta membri, perché “di più è meglio”?Abbiamo più volte detto che questa chiesa, fondata da quattro membri, ha oscillato tra quel numero primitivo fino a quasi 50 membri attivi: nel tempo, contandoli tutti, siamo a quasi trecento credenti, che sono passati qua dentro queste quattro mura.

Dobbiamo capire, anche se fa male talvolta, 'ultima regola delle sette circa crescita spirituale, quella che dice: LA CRESCITA SPIRITUALE E' STAGIONALE, si applica anche alle chiese.

Nulla cresce costantemente. Ci sono 4 stagioni: primavera, estate, autunno, inverno. in primavera cresci spiritualmente, ti copri di fogli; , in estate porti frutto, vedi altri che si convertono, ti senti pieno, ti senti piena di Spirito; in autunno le tue foglie cadono, qualche certezza se ne va; in inverno ti senti solo, sola, nel buio, nel freddo... e Dio sembra distante migliaia di miglia... Ma è in inverno che le querce affondano le radici nel terreno per ricevere nutrimento.

E' NORMALE!!! Fa perte della vita. E' il momento in cui stai mettendo radici. Talvolta Dio permette questi momenti dove vuole che tu ti aggrappi a lui solo piuttosto che ai tuoi sentimenti.

Lui è sempre vicino non affidarti alle tue sensazioni! L'inverno viene per affondare le radici L'inverno viene per consolidare la fede il Lui! L'inverno nelle chiese viene affinché Cristo ritorni al centro della chiesa; il costo è maggiore, e la quantità minore. Ma non è meno chiesa agli occhi di Cristo:

“Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio"

Preghiamo.

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