Il business della droga: lo spaccio di eroina e il boom di morti per overdose nella Riviera del Brenta

Da banditi a mafiosi: la storia della Mala del Brenta vista dalla parte di chi l'ha combattuta

24-09-2021 • 8 minuti

Negli anni ’80 nella Riviera del Brenta il numero di tossicomani era quattro volte maggiore che nelle città più grandi come Mestre e Padova. La Mala del Brenta con il business della droga si è arricchita a dismisura ma Felice Maniero porta sulla coscienza una grossa quantità di ragazzi e ragazze, uomini e donne morti per overdose. Inizialmente lo spaccio era solo di eroina anche se Maniero non aveva come obiettivo primario immischiarsi nello spaccio. Poi però, come ha dichiarato lui stesso: “la zona si stava riempiendo di meridionali, nelle case da gioco vedevamo che spacciavano e l’abbiamo fatto per opportunità. L’abbiamo acquistata e un po’ alla volta abbiamo preso in mano la zona di Venezia, Mestre, Chioggia, quasi tutta Padova fino a Pordenone”. Alla fine Felice Maniero dichiara di aver spacciato una tonnellata di eroina e altrettanta di cocaina lungo la Riviera del Brenta, droga che inizialmente arrivava dai ”milanesi”, cioè dalla mafia riconducibile ai Fidanzati. L’altro canale diretto di approvvigionamento di droga è dalla Turchia, un uomo soprannominato Charile che gli recapita direttamente a casa la macchina mediamente piena di 50 kg di eroina. La droga e i suoi proventi però fanno gola a molti, e qui qualcuno sembra essersene approfittato…