Usare liquido di cellule coltivato in vitro per creare, con una stampante 3D, vere e proprie parti di organi umani, del tutto simili e compatibili con il corpo del paziente che le ospiterà.
Ne parliamo con Aurora De Acutis, laureata in Ingegneria Biomedica con un postdoc in Ingegneria dell'informazione e assegnista di Ricerca presso il Centro di Ricerca dell’Università di Pisa e presidente della società Bio3DPrinting, spin-off dell’Università di Pisa...