“Vaporwave” l’Ep di debutto di 4EST

MyBand.it Podcast

09-06-2021 • 0 secondi

Ecco l’intervista realizzata da My-Band.it per il lancio di Vaporwave, il nuovo Ep di Daniele Russo in arte 4est. L’incontro avviene nelle buie sale dello Slash Plus, nel cuore del Vomero, un quartiere di Napoli dove Gianluca Di Pietro, con pochi e semplici strumenti, riesce a realizzare un’intervista surreale, fatta di aneddoti, immagini vicine allo shi-fi che trasportano lo spettatore in una dimensione nuova, dove la musica si perde per diventare qualcosa di diverso, elettrica, digitale, vaporosamente umana e forse per questo troppo aliena per un mondo che ha la necessità di ritrovare un equilibrio ormai perduto. “Il mio concept artistico” – spiega 4EST – “ruota attorno al movimento Vaporwave, microgenere che nasce e si sviluppa su internet. Musicalmente vive di espressioni quali il sampling e il rallentamento in stile lo-fi. Si aggiungono reminiscenze anni 80/90 in una sorta di retro-mania tesa a raffigurare un futuro mai arrivato. La vaporwave agisce attraverso una cultura accelerazionista in lotta contro una società in ‘’putrefazione’’.  Le quattro tracce che compongono l’EP “Vaporwave” svelano le problematiche più attuali e le paure più intime di tutte le generazioni. Quattro racconti, quattro spaccati di realtà. E’ la nostalgia degli eighties il cardine del movimento vaporwave, che unisce la corrente musicale a quella estetica frullando electro indie, pop ipnagogico, smooth jazz, synthwave anni ’80, arricchendolo di effetti sonori che accelerano o rallentano i beat. Anche l’umorismo è un elemento che diventa centrale fondendosi con tipiche azioni da nerd cibernetico. Questi elementi, da qualche anno, sono diventati un modus vivendi che esaltano gli aspetti controversi della vita moderna, dell’economia e del costume. Se fino a oggi l’Italia aveva espresso produzioni che rimodellavano storici brani anni ‘80, o sigle di celebri brand, 4EST con la produzione di Pier Paolo Polcari degli Almamegretta intraprende un percorso nuovo, evoluzionista appunto, affiancando gli elementi base della vaporwave a una spiccata sensibilità compositiva inedita, che attinge dal miglior pop elettronico italiano alla drum’n’bass di fine anni ‘90 con elementi modernisti di emo trap.