Geni invisibili

Corriere della Sera

Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con la prima serie di questo podcast che è stata scaricata e ascoltata oltre 130 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i martedì con Geni Invisibili 2: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano ma anche l’attuale rivoluzione dell’Open science, la scienza aperta, hanno le proprie radici nel nostro genio come in questo podcast ci riconosce anche Steve Wozniak, il padre dell’Apple I. Creatività: ecco cosa ne abbiamo fatto. In una storia tutta italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani) e L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino scritto con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.

Una serie del Corriere della Sera.
Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche. read less
TecnologiaTecnologia

Episodi

Marconi e il Titanic - S3E7
23-06-2024
Marconi e il Titanic - S3E7
E' meglio di un Guglielmo Marconi.Tutti comprendiamo il senso di questo modo di dire: Marconi fu uno dei più grandi inventori seriali italiani. Pensò, immaginò e costruì una parte di ciò che consideriamo la modernità del mondo, a partire dalle telecomunicazioni. Sapevate che, oltre a inventare il telegrafo senza fili e la radio, invenzione che al tempo era derisa dall'ortodossia scientifica perché ritenuta impraticabile a causa della curvatura terrestre, fu tra i primi a comprendere che sarebbe stato possibile trasmettere anche le immagini? Sì, il televisore. Costruì anche uno dei primi prototipi. Lo possiamo paragonare a Nikola Tesla.Marconi vinse il premio Nobel per la fisica nel 1909. Solo un altro italiano, Giosuè Carducci, aveva ricevuto il prestigioso premio, nato nel 1901, prima di lui. Ma non tutto luccica nella sua storia: al Cnr arrivò al posto del fondatore e accademico dei lincei Vito Volterra, cacciato dal regime fascista perché ebreo. Parleremo anche di lui con Maria Chiara Carrozza, presidente proprio del Cnr, e con Roberto Battiston ex presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana: perché Volterra è un altro dei nostri geni invisibili che stiamo recuperando solo ora. Sono Massimo Sideri editorialista e inviato di scienza e tecnologia del Corriere della Sera e alle scoperte italiane dimenticate ho dedicato diversi libri. La sindrome di Eustachio, Storia italiana delle scoperte dimenticate, ma anche due saggi su Italo Calvino, L’innovatore rampante e il Visconte Cibernetico scritti con Andrea Prencipe. C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast voglio continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia, incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.
Calvino e l’AI - S3E2
19-05-2024
Calvino e l’AI - S3E2
In una serie di conferenze internazionali, raccolte poi nel saggio Una pietra sopra con il titolo di Cibernetica e fantasmi, Italo Calvino parlava dell’arrivo futuro di “una machina scrivente, in cui sia stata immessa un’istruzione confacente al caso, (che) potrà elaborare sulla pagina una personalità di scrittore spiccata e inconfondibile, oppure potrà essere regolata in modo di evolvere o cambiare personalità a ogni opera che compone”. Erano gli anni Sessanta. Oggi a quella macchina abbiamo dato il nome di ChatGPT. Al di là di qualunque valutazione sulle effettive capacità dell’intelligenza artificiale generativa, rimane sospesa una domanda: come fece Italo Calvino, un romanziere - un premio Nobel mancato per la letteratura - ad anticipare una delle più straordinarie evoluzioni tecnologiche 60 anni prima della sua esplosione commerciale? E’ questo l’interrogativo dal quale parto con Andrea Prencipe, rettore della Luiss, in questo episodio di “Geni Invisibili”: come fece Calvino a sognare ChatGPT? Figlio di un agronomo e di una biologa, lo scrittore di Sanremo (come amava definirsi, pur essendo nato a Cuba) scherzò per tutta la vita sul suo essere la “pecora nera” della propria famiglia, un umanista. Eppure per tutta la vita subì la forza gravitazionale della scienza, su cui si manteneva costantemente aggiornato grazie agli abbonamenti alle riviste americane. Curiosità di cui c’è traccia esplicita anche nelle sue famose Lezioni americane in cui l’Università di Harvard gli aveva chiesto di “anticipare” il futuro. Il titolo, non a caso, era: Six memos for the next millenium. Ecco come immaginò quella macchina scrivente il nostro “contemporaneo del futuro”.
L’oblio su Fermi - S3E1
12-05-2024
L’oblio su Fermi - S3E1
In via Panisperna a Roma si rimane bloccati da un cancello: qui nel 1934, esattamente 90 anni fa, veniva scoperto da Enrico Fermi e dai ragazzi di via Panisperna - Ettore Majorana, Edoardo Amaldi, Bruno Pontecorvo ed Emilio Segré - il neutrone lento, uno dei passaggi fondamentali che avrebbero portato poi lo stesso Fermi prima a vincere il Nobel per la Fisica e poi a controllare la reazione a catena, alla base sia della bomba atomica americana sia dell’energia nucleare civile. La porta in via Panisperna è ormai chiusa anche se con una procedura burocratica e lenta si può visitare (un giorno al mese) il museo Fermi. L’oblio di questo cancello è la metafora stessa dell’oblio sull’operato di Fermi, riflesso anche nella scarsa attenzione data al nostro fisico da parte di Christopher Nolan, il regista di Oppenheimer. Come mai continuiamo a dimenticarci anche dei nostri geni più visibili? Ne parlo qui con la fisica e divulgatrice Gabriella Greison che ricorda anche un aneddoto formidabile. Quando in un gioco chiesero allo stesso Robert Oppenheimer chi avrebbe voluto essere, diventò improvvisamente serio. E risposte: avrei voluto essere Enrico Fermi. E quando John Fitzgerald Kennedy pensò di riabilitarlo dopo le accuse di essere un comunista firmò per consegnarci la medaglia Fermi. Anche se non riuscì mai a dargliela, in realtà: il presidente americano sarà assassinato poco dopo. Nel podcast si potrà sentire la voce di Fermi grazie alla gentile concessione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Roma.
Trailer - Terza Stagione
10-05-2024
Trailer - Terza Stagione
Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con le prime due serie di questo podcast che sono state scaricate e ascoltate oltre 300 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Ancora: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Così come gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano. Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i lunedì con Geni Invisibili 3 dove parleremo di Italo Calvino e il sogno di ChatGPT, dell’invenzione dello sciopero (con Christian Greco e Marco Bentivogli), dei plantoidi (con Barbara Mazzolai e Carlo Ratti) ma anche del nostro curioso oblio su Enrico Fermi e i ragazzi di via Panisperna (Gabriella Greison). In una storia spesso italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani), L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino e Il Visconte cibernetico: Calvino e il sogno dell’intelligenza artificiale, ambedue scritti con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.
Trailer - Seconda Stagione
05-06-2023
Trailer - Seconda Stagione
Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con la prima serie di questo podcast che è stata scaricata e ascoltata oltre 130 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i martedì con Geni Invisibili 2: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano ma anche l’attuale rivoluzione dell’Open science, la scienza aperta, hanno le proprie radici nel nostro genio come in questo podcast ci riconosce anche Steve Wozniak, il padre dell’Apple I. Creatività: ecco cosa ne abbiamo fatto. In una storia tutta italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani) e L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino scritto con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.