20-08-2024
L'intervallo di Antonio Syxty del 28 settembre 2020 - Andrea Raos - da I cani del Chott El-Jerid
Andrea Raos (Tradate, 1968) ha pubblicato Discendere il fiume calmo, in Quinto quaderno italiano (Crocetti, 1996), Aspettami, dice. Poesie 1992-2002 (prefazione di Franco Buffoni, Pieraldo, 2003), Luna velata (Centre International de Poésie Marseille – Les comptoirs de la nouvelle B.S., 2003),
Le api migratori (Oèdipus/Liquid, 2007), I cani dello Chott el-Jerid (Arcipelago, 2010) e Lettere nere (Effigie, 2013).
È presente nei volumi ákusma. Forme della poesia contemporanea (Metauro, 2000), Prosa in prosa (Le Lettere, 2009), La fisica delle cose. Dieci riscritture da Lucrezio (Giulio Perrone Editore, 2010) e Ex.it. Materiali fuori contesto. Albinea 2013 (Tipografia La Colornese – Tielleci editrice, 2013). Ha curato l’antologia bilingue di poesia contemporanea italiana e giapponese Chijō no utagoe – Il coro temporaneo (prefazioni di Nanni Balestrini e Yoshimasu Gōzō, Shichōsha, 2001). In rivista ha tradotto, tra gli altri, Yoshioka Minoru, Kathleen Fraser, Valère Novarina, Danielle Collobert, Robert Lax, Antoine Volodine, Jean-Jacques Viton e Franco Fortini; in volume Joe Ross, Strati (con Marco Giovenale, La camera verde, 2007), Ryōko Sekiguchi, Apparizione (La camera verde, 2009), Giuliano Mesa, Quatre cahiers (con Éric Suchère, Action Poétique, 2010), Stephen Rodefer, Dormendo con la luce accesa (Nazione Indiana/Murene, 2010) e Charles Reznikoff, Olocausto (Benway Series, 2014).
È redattore delle riviste online GAMMM e Nazione Indiana.