Lo scudetto dello Spezia ||| Quando i Vigili del Fuoco sconfissero il Grande Torino

Cronache Stories

22-07-2022 • 36 minuti

Novembre 1943, primo mattino: qualcuno bussa alla porta della villa romana di Ottorino Barassi, segretario della Federcalcio. “Gestapo”. Hanno saputo che da qualche parte, a Roma, si nasconde la Coppa del Mondo: la prima versione, quella con la Vittoria Alata, che l'Italia detiene per averla vinta nel 1934 e nel 1938. Barassi non cade dalle nuvole, già da qualche giorno è stato avvisato che i nazisti vogliono mettere le mani su quei due chili d'oro: chissà, magari la pretende Hitler in persona. Adesso la Gestapo ha un mandato di perquisizione e, mentre la signora Barassi prova a distrarre gli ufficiali in divisa, suo marito prega ardentemente che non guardino lì, proprio lì, sotto il letto, dentro una scatola di scarpe nera piena di trucioli dove riposa e si nasconde la Coppa del Mondo...

Questo è il racconto dello scudetto del 1944, interpretato da Giulio Incagli, scritto da Giuseppe Pastore con riferimenti al testo Lo scudetto dello Spezia scritto da Armando Napoletano ed edito da Edizioni Giacché.

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