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SOCIETA' ITALIANA DI NEUROLOGIA

Il podcast ufficiale della Società Italiana di Neurologia dove saranno trattati gli argomenti più interessanti e le novità in campo neurologico
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Episodi

STAGIONE 3 EPISODIO 38 - Parkinson: fenotipi atipici e come distinguerli
27-06-2023
STAGIONE 3 EPISODIO 38 - Parkinson: fenotipi atipici e come distinguerli
PODCASTER SENIOR: Paolo Solla;PODCASTER JUNIOR: Francesco Favruzzo; RAZIONALE: Parkinson: questa malattia è spesso semplicemente etichettata come, passatemi il termine, “malattia motoria” e, almeno a me, quelli che vengono subito in mente sono i fenomeni clinici tipici, caratterizzati dalla triade di bradicinesia, tremore a riposo e rigidità. Tuttavia, all’interno del complesso mare-magnum della malattia di Parkinson ci sono molti fenomeni che si discostano da questi fenomeni tipici. Tali fenomeni, oltre ad essere molto frequenti, spesso sono quelli che conferiscono la maggior disabilità al paziente anche perché rispondono poco alla classica terapia dopaminergica. Questi sintomi, che in letteratura vengono classificati principalmente in disturbi neuropsichiatrici, disturbi del sonno, disturbi autonomici, disturbi sensitivi e altri disturbi motori, possono presentarsi prima, insieme o in seguito all’insorgenza dei classici sintomi motori. In tal modo possono venirsi a costituire dei fenotipi atipici di malattia, che rappresentano una vera e propria sfida diagnostica. Il neuropatologo Heiko Braak, nel 2003, formulava un’ipotesi secondo la quale la neurodegenerazione nel Parkinson seguirebbe 6 stadi con un iniziale coinvolgimento, da parte della malattia, di alcune aree del tronco encefalico senza interessare la fantomatica substantia nigra, che sarebbe interessata solo in un secondo momento insieme ad un coinvolgimento del mesencefalo e dei gangli della base e, infine, una diffusione alla corteccia. Questa ipotesi potrebbe spiegare l’insorgenza di alcuni sintomi non motori, quali disturbi del sonno e iposmia, prima dei classici sintomi motori mentre altri disturbi, come il decadimento cognitivo, a distanza di anni dalla diagnosi.
STAGIONE 3 EPISODIO 37 - Riconoscere e trattare le disautonomie: guida di sopravvivenza
22-06-2023
STAGIONE 3 EPISODIO 37 - Riconoscere e trattare le disautonomie: guida di sopravvivenza
PODCASTER SENIOR: Camilla Rocchi;PODCASTER JUNIOR: Tommaso Cillotto;RAZIONALE:Il sistema nervoso vegetativo è uno dei sistemi maggiormente integrati del nostro organismo, in connessione con i sistemi afferenti ed efferenti somatici e con le strutture che sottendono i nostri processi emozionali, volto al mantenimento dell’ equilibrio omeostatico, implicato nella modulazione dei nostri comportamenti, del sonno, di risposte neuro endocrine e neuro immunologiche. Esso è controllato dal network autonomico centrale, una vasta rete di connessioni distribuita su più livelli gerarchici caudo-cranialmente dal midollo sino alla corteccia. Data questa forte interconnessione il SNV può venire alterato, a qualsiasi livello del SNC o SNP, in senso di iper o ipofunzione, in numerosi processi patologici, che possono comprometterlo in modo isolato (ad esempio nella ganglionopatia autonomia autoimmune, nella PAF o per l’uso di Farmaci) o in associazione ad altre manifestazioni neurologiche/sistemiche come nell’ambito di:1. disordini neurodegenerativi (di cui in primis sinucleinopatie, prioniche, leucoencefalopatie ereditarie)2. In casi di Mielopatie di varia natura 3. In corso di NEUROPATIA PERIFERICA - su base autoimmunitaria/paraneoplastiche - endocrino/metabolica/tossica/Infettiva (HIV, Lyme) - Ereditaria: in quest’ambito citiamo Amiloidosi, neuropatia sensoriale autonomica (es.HSAN3- Sdr.Riley Day), Fabry, Canalopatie del sodio, Porfiria acuta intermittente 4. Ricordiamo infine il frequente coinvolgimento autonomico in alcuni disordini della giunzione NM (botulismo, LEMS) 5. Altre forme rare: deficit Dopamina Beta idrossilasi; Forme “segmentarie/distrettuali”: Sindrome di Ross