Peppino Impastato sfida il boss Badalamenti denunciando la speculazione edilizia del porto per imbarcazioni di lusso. Totò Riina assume un ruolo sempre più importante tra i vertici di Cosa Nostra, nei quali inizia a muoversi anche Michele “il papa” Greco, noto imprenditore siciliano capace di stringere influenti rapporti e sodalizi con magistrati, politici, e investigatori. Approfittando di uno Stato sempre più concentrato sul fenomeno del terrorismo e grazie all’aiuto di Marino Mannoia, il “Walter White” di Cosa Nostra, la mafia si impone nel traffico internazionale dell’eroina eliminando chiunque provi a fermarla, come il giornalista Mario Francese.
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