L'estate del 1985 è una delle più tragiche per il fronte antimafia. Nel giro di poche settimane vengono eliminati Beppe Montana, commissario della mobile di Palermo, e il suo superiore, il vicequestore Ninni Cassarà. Si sviluppa, a Trapani, una polo importante della mafia capeggiata da due importanti pupilli di Totò Riina: Mattia Messina Denaro e Giuseppe Graviano. In risposta nasce la prima impalcatura investigativa formata da carabinieri e polizia che porterà al Maxiprocesso. Dal Brasile, inoltre, è appena tornato “il boss dei due mondi” Tommaso Buscetta.
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