I primi ricordi che mi legano alla musica - Prima parte

Gippa - Podcasts

20-07-2020 • 2 minuti

Il primo ricordo che mi lega alla musica ha un raggio d’azione velocissimo. Era un giorno di festa e per strada guardavo una banda passare. Non avevo compiuto ancora tre anni e una signora guardando mio padre gli disse: “Ma guardi come batte a tempo il piede suo figlio, da grande diventerà un musicista!” e io ho subito buttato lo sguardo sul mio piede divertito.

Sempre intorno ai tre anni avevo 3 sigle dei cartoni animati che cantavo continuamente: Daitarn III con Haran Benjo e le sue fidanzate, Megaloman  del quale avevo una paura tremenda e Monkey col suo: “Trema il Mandarino per il suo destino”. Il cartoon non lo ricordo, mentre quel ritornello la canticchiavo sempre. Da quel momento credo sia sbocciato il mio amore per i mandarini, anche perché per “Mandarino” io intendevo il frutto e  ignoravo il doppio significato.

In quel periodo ho visto per la prima volta in televisione il video dei Pink Floyd: The Wall. Ero cosciente di essere davanti a qualcosa di grande e “grigio” e la causa di quel colore non era la televisione in bianco e nero. Nel video il sole era assente, tutto mi sembrava enorme ed ero estasiato mentre guardavo i ragazzini ascoltando le loro voci.

Ciò che racconto adesso non riesco a datarlo, ma di sicuro non andavo ancora a scuola. Avevo ricevuto in regalo un'armonica a bocca giocattolo con disegni colorati sulla lamiera. Il bordo del legno era di color rosso. Un pomeriggio, mentre giocavo tra le vie di un borgo, ho sentito arrivare da un porticato il suono di una band a fiato. Ho preso l'armonica e seguendo la musica mi sono ritrovato dentro uno stanzone con gente che stava provando e mi sono messo a suonare con loro. Quelle persone, quando si sono accorte di me, per nulla stupite non hanno interrotto il pezzo, anzi mi guardavano e sorridevano. La cosa più carina di tutte è che io credevo di saper suonare, ne ero proprio convinto.

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