di Adriana Murri La storia parla di una donna cresciuta in una famiglia particolare, dove le malattie erano viste come ospiti, perché se accolta con benevolenza, la diversità non disturba.  Il decimo pregiudizio sfatato è l’arte medica, fondamentale per non ridurre la medicina ad un mero insieme di nozioni e numeri. Perché è solo grazie all’associazione tra conoscenze, intuizioni ed emozioni che si può costruire un percorso di cura ideale. Voce narrante: Beatrice Bruschi

di Chiara Rognone Chiara prima aveva paura di vivere con Epi. Si sono incontrate la prima volta quando lei aveva 8 anni e non si sono più lasciate. Epi è sempre stata presente nella vita di Chiara, tanto da influenzarne alcune sue scelte, ma è da due anni che non s’incontrano.   Il nono pregiudizio sfatato è come vivere l’epilessia. Non è importante solo come la vive chi ce l’ha ma anche come quella persona la fa vivere agli altri. Se la si vive bene, anche chi ti è vicino è in grado di sopportare con minor fatica la situazione. Voce narrante: Beatrice Bruschi

di Rachele Giacalone Questo racconto è un intreccio di tre diverse storie i cui protagonisti sono Anna, Matteo e Ilaria, perché per comprendere la realtà non basta mai un solo punto di vista.  L’ottavo pregiudizio sfatato è amore e epilessia. L’amore può assumere diverse forme, può essere quello di una madre per il figlio, quello di una donna per il suo lavoro, quello di una ragazza per la sua libertà. Voce narrante: Beatrice Bruschi

di Valentina Capone Protagonista della storia è una ragazza che scopre di soffrire di epilessia al liceo. Da quel momento inizia “a far coppia” con la sua malattia. Come in tutti i rapporti, deve cercare un equilibrio, non lasciando che la controparte s’impadronisca dei suoi pensieri e scelte di vita. Il settimo pregiudizio sfatato è il comunicare, prima di tutto con noi stessi e poi con chi ci è accanto, per raggiungere una maggiore consapevolezza. L’epilessia non è soltanto di chi ne è affetto, ma anche di chi gli è accanto e se ne prende cura. Voce narrante: Beatrice Bruschi

di Rosaria Salerno La storia inizia in un piccolo paesino calabrese, dove c’è un ragazzo preso in giro per il suo “dolore”, lo stesso dolore che colpirà anche Francesco in tempi, modi e contesti diversi. Il sesto pregiudizio sfatato è l’indifferenza. Il supporto per chi soffre di epilessia è fondamentale per il benessere fisico, emotivo e sociale. Il sostegno di famiglie, amici e sanitari, insieme alla diffusione di cultura, è essenziale per creare una società più empatica ed inclusiva. Voce narrante: Beatrice Bruschi

di Loredana D’Alessio Pierpaolo, il protagonista di questo racconto, fa la prima media ed ha l’epilessia. Per lui questa malattia non ti cambia la vita ma te la rende imprevedibile, per questo si può fare tutto ciò che si vuole.  Il quinto pregiudizio sfatato è che le medicine non limitano la vita delle persone, ma anzi gli permettono di viverla con più pienezza e serenità. Voce narrante: Stefano Fresi

Il secondo personaggio famoso è Giovanna d’Arco, eroina francese vissuta nel Medioevo. Nel corso della sua vita venne accusata di eresia, poi santificata dalla Chiesa cattolica. In base ai racconti dell’epoca, e ai sintomi che presentava in alcuni episodi al tempo incomprensibili, si presume che soffrisse di epilessia. Il quarto pregiudizio sfatato è che le persone con epilessia si consideravano posseduti dal diavolo. Voce narrante: Stefano Fresi

di Elena Biasia La protagonista della storia è Camilla, un’adolescente che ha scoperto, in un momento particolare, di soffrire di epilessia. Il terzo pregiudizio sfatato è che l’epilessia non è contagiosa, le persone affette non devono subire trattamenti diversi da quelli riservati alle altre persone.  Voce narrante: Stefano Fresi

Molti personaggi famosi sono stati e sono affetti da epilessia. Lo scrittore Fëdor Dostoevskij è uno di questi. La sua prima crisi la ebbe all’età di quattordici anni e da quel giorno gli attacchi lo accompagnarono per tutta la vita. Scriveva molto sull’epilessia, anche attraverso i suoi personaggi, tanto da plasmarne la sua stessa scrittura e contribuendo alla destigmatizzazione della malattia.  Dostoevskij ha rifuitato di essere definito dalla sua condizione ed ha rincorso e raggiunto i propri obiettivi con successo. Il secondo pregiudizio sfatato è che molti pensano ancora che l’epilessia sia una malattia psicologica, psichiatrica, invece si tratta, come sappiamo, di un disturbo neurologico. Voce narrante: Stefano Fresi

di Sofia Cilio Nel primo episodio viene raccontata la storia di Andrea, 7 anni, che ha uno speciale superpotere. Il primo pregiudizio sfatato è “chi soffre di epilessia non può fare sport”. Prima, infatti, era una pratica sconsigliata, ora è incoraggiata per i numerosi effetti positivi sulle condizioni fisiche, cognitive, sociali e psicologiche, influendo anche sulla riduzione della frequenza delle crisi. Voce narrante: Stefano Fresi