Spazio 70

Spazio 70

Nato nel lontano 2010, Spazio70 rappresenta ormai il più importante punto di riferimento per chiunque sia interessato ad approfondire la propria conoscenza sugli anni Settanta in Italia e più in generale sul periodo che va dal 1968 al 1984.

Il canale presenta anche una nuova rubrica, denominata «Non solo Settanta. Appuntamento oltre i confini del decennio», che raccoglie altri materiali di rilevante interesse pubblico.

Siamo ampiamente presenti su Facebook, Twitter, Instagram e Telegram.

Seguiteci su www.spazio70.com

Per contatti: Spazio70@yahoo.com read less

Il potere fragile. I consigli dei ministri durante il sequestro Moro
Oggi
Il potere fragile. I consigli dei ministri durante il sequestro Moro
Roma, 8 maggio 2013. Presentazione del libro «Il potere fragile. I consigli dei ministri durante il sequestro Moro» (David Sassoli, Francesco Saverio Garofani). L'incontro, moderato dal giornalista Marco Damilano, ha visto la partecipazione degli autori e dello storico Miguel Gotor, già autore di importanti lavori sul caso Moro.Tra gli argomenti toccati durante il dibattito: 1) Il 1978: uno Stato «che non c'è» e «un tessuto sociale che regge ancora»; 2) «Darei qualsiasi cosa per sapere cosa è successo il giorno prima della strage di via Fani»; 3) Una ricostruzione minuto per minuto del 15 marzo 1978; 4) Aldo Moro come garante di una svolta politica fondamentale; 5) I verbali dei Consigli dei ministri; 6) La preoccupazione «di essere al centro di un gioco più grande»; 7) «I nostri Servizi sono stati invasi dai Servizi stranieri»; 8) Andreotti e Moro; 9) Il funzionamento di una democrazia (parlamentare) durante uno stato di eccezione; 10) «I luoghi decisionali? Si spostano durante le crisi». Il tema delle «decisioni orali»; 11) Berlinguer, Cossiga, Andreotti, La Malfa; 12) La marginalizzazione del ruolo della magistratura durante i giorni del sequestro Moro; 13) Il sequestro e l'uccisione di Moro nello studio delle dinamiche che caratterizzano il funzionamento del potere in Italia; 14) La «dimensione occulta» del potere italiano che si attiva nei momenti di crisi; 15) Una idea, quella della inefficienza dello Stato, «che fa comodo a tutti»; 16) Andreotti e Paolo VI; 17) La lettera di Moro a Cossiga; 18) «Non sapete distinguere un'arancia da una mela»
Spari da destra e moto Honda in via Fani. Audizione del dott. Federico Boffi
02-03-2023
Spari da destra e moto Honda in via Fani. Audizione del dott. Federico Boffi
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Roma, 10 giugno 2015. Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82 (presidenza on. Giuseppe Fioroni). Audizione del dott. Federico Boffi, Direttore Tecnico Capo del Servizio di Polizia Scientifica. Seduta presieduta dall'on. Giuseppe Fioroni. Interventi dei commissari: Grassi, Gotor, Fornaro, Garofani, Bazoli, Lavagno.Tra i punti salienti dell'audizione: 1) Una scena del crimine inquinata; 2) Definizione dello studio balistico. Il tema della valutazione soggettiva da parte dell'esperto balistico; 3) Lo studio delle possibili traiettorie dei proiettili che attinsero la scorta dell'on. Moro; 4) La concentrazione di più bossoli in uno stesso punto come dato certo nella ricostruzione di una traiettoria; 5) L'esame della Fiat 130; 6) L'esame dell'Alfetta; 7) L'utilizzo del laser scanner in via Fani; 8) L'Alfetta «attinta in movimento»; 9) Anche la Fiat 130 colpita in movimento?; 10) Relativamente al m.llo Leonardi «non abbiamo alcuna evidenza di colpi provenienti da destra»; 11) La presenza di bossoli sul lato destro e la cosiddetta «seconda fase» dell'azione di fuoco in via Fani; 12) La verifica delle dichiarazioni testimoniali; 13) L'arma dei 49 colpi? «Non è in sequestro»; 14) L'Alfasud nella pubblicistica su via Fani; 15) La «moto Honda» nello scenario studiato dalla Scientifica; 16) Ancora sull'arma dei «49 colpi»; 17) Alcune osservazioni del commissario sen. Miguel Gotor; 18) Ancora sulla «moto Honda»; 19) Ancora sulla «fase due» dell'azione di fuoco brigatista e gli «spari da destra»; 20) Rilievi finali del commissario on. Gero Grassi; 21) Intervento finale del presidente della commissione, on. Giuseppe Fioroni
Auto e persone in via Fani. Audizione di Laura Tintisona (Commissione Moro II)
22-02-2023
Auto e persone in via Fani. Audizione di Laura Tintisona (Commissione Moro II)
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Roma, 10 giugno 2015. Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82 (presidenza on. Giuseppe Fioroni). Audizione della dott.ssa Laura Tintisona, primo dirigente della Polizia di Stato e ufficiale di collegamento con la Commissione.La registrazione che qui proponiamo ha ad oggetto la parte di audizione in seduta pubblica, della durata di poco più di sessanta minuti. La parte di audizione in seduta segreta, della durata di quarantacinque minuti circa, è stata ridotta in sede di montaggio a poco più di sessanta secondi.Tra gli argomenti toccati durante la parte di audizione qui proposta: 1) Come si presentò via Fani agli inquirenti subito dopo l'eccidio della scorta dell'on. Moro; 2) Gli accertamenti della Polizia scientifica sulle auto coinvolte nell'azione brigatista (Alfetta, Fiat 130 e Fiat 128); 3) Le tre auto parcheggiate dalle Br in via Licinio Calvo; 4) Gli accertamenti sulle altre vetture parcheggiate in via Mario Fani; 5) Patrizio Bonanni; 6) La Immobiliare Poggio delle Rose e la Fidrev; 7) Tullio Moscardi e Maria Iannaccone; 8) Bruno Barbaro; 9) Un «funzionario» presente in via Fani e via Carini? Gli accertamenti della Polizia; 10) Sull'Alfasud «beige» parcheggiata in via Fani, lato bar Olivetti; 11) Le parole di Emidio Biancone; 12) La testimonianza di Paolo Pistolesi
La Renault 4 del caso Moro. Parlano Luigi Ripani e Paolo Fratini (RIS)
19-02-2023
La Renault 4 del caso Moro. Parlano Luigi Ripani e Paolo Fratini (RIS)
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Roma, 23 febbraio 2017. Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82 (presidenza on. Giuseppe Fioroni). Audizione del colonnello Luigi Ripani e del tenente colonnello Paolo Fratini, entrambi ufficiali del RIS di Roma. La registrazione che qui proponiamo ha ad oggetto la prima parte dell'audizione, in seduta pubblica, della durata di poco più di sessanta minuti, alla quale ha fatto seguito una seconda parte in seduta segreta. Il resoconto stenografico dell'audizione, che comprende una terza parte ancora in seduta pubblica, può essere consultato al seguente link: https://bit.ly/Moro2Seduta230217Tra gli argomenti toccati durante la parte di audizione qui proposta: 1) La Renault 4 del caso Moro. Una analisi della scena del crimine a quarant'anni dagli eventi; 2) Cinque bossoli cal. 32 nella parte anteriore dell'auto; 3) I due bossoli cal.32 nella parte posteriore del bagagliaio; 4) Gli altri reperti balistici rinvenuti in sede autoptica; 5) L'indagine balistica. Il proiettile e il bossolo cal. 9 repertati e la pistola Walther rinvenuta (1980) nel covo Br di via Silvani; 6) Il concetto di «identità balistica»; 7) La «Skorpion» sequestrata (1979) in via Giulio Cesare; 8) Sulla impossibilità di dimostrare scientificamente se la «Skorpion» abbia sparato con o senza silenziatore; 9) Il problema della matricola abrasa; 10) «Queste armi sono state utilizzate effettivamente nell'omicidio Moro»; 11) Sulla coperta che ha avvolto il corpo di Moro; 12) Studio e analisi dell'abitacolo della R4; 13) «Privo di fori, ma vicino agli spari». Sul cappotto di Moro; 14) Le «numerosissime particelle» ritrovate sulla giacca di Moro; 15) La «BPA» (Bloodstain Pattern Analysis); 16) Le varie posizioni del corpo di Moro sulla base della «BPA»; 17) La luce ultravioletta per l'analisi degli indumenti; 18) Le «macchie rossastre» sul finestrino posteriore sinistro; 19) Le macchie e «striature» presenti sulla parte posteriore del tetto della R4; 20) «Stando agli anni trascorsi dall'evento, la possibilità di rinvenire all'interno dell'autovettura tracce biologiche associate agli eventi della primavera del 1978 risulta residuale»; 21) All'interno dell'autovettura «non è stata dimostrata la presenza di materiale biologico riferibile all'on. Moro»
«L'aiuto palestinese per salvare Moro? Non lo avete mai chiesto». Parla Bassam Abu Sharif (2^ parte)
16-02-2023
«L'aiuto palestinese per salvare Moro? Non lo avete mai chiesto». Parla Bassam Abu Sharif (2^ parte)
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Roma, 26 giugno 2017. Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82 (presidenza on. Giuseppe Fioroni). Audizione del dott. Bassam Abu Sharif, già dirigente del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e, in seguito, uno dei più importanti consiglieri di Yasser Arafat.Tra i temi toccati durante l'audizione: 1) «Il FPLP avrebbe fatto tutto il necessario per salvare Moro»; 2) «Gli Usa volevano la morte di Moro»; 3) «I messaggi di Moro pubblicati sono stati una minoranza»; 4) «I rapporti con le Br? Li avevamo interrotti perché sospettavamo una inflitrazione Usa»; 5) «Giugno nero? E' la prima volta nella mia vita che ne sento parlare»; 6) «Abu Nidal è fuori dalla rivoluzione palestinese»; 7) «Le armi palestinesi ai Br? OLP e FPLP non le hanno mai date»; 8) «Il FPLP ha interrotto i rapporti con le Br a partire dal 1976»; 9) «Se ci è stato chiesto dall'Italia di dare una mano per la liberazione di Moro? Non ci è stato chiesto»; 10) «Toni-De Palo? Non mi ricordo, mi documenterò»; 11) «Aldo Moro è stato sacrificato per la stabilità del sistema»Dopo le domande del Presidente della Commissione Fioroni, sono intervenuti: sen. Carlo Giovanardi, sen. Massimo Cervellini, on. Marco Carra, on. Gero Grassi, on. Claudio Cominardi, on. Ernesto Preziosi.
«Le Br? Erano infiltrate dagli Usa». Audizione di Bassam Abu Sharif (1^ parte)
14-02-2023
«Le Br? Erano infiltrate dagli Usa». Audizione di Bassam Abu Sharif (1^ parte)
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Roma, 26 giugno 2017. Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82 (presidenza on. Giuseppe Fioroni). Audizione del dott. Bassam Abu Sharif, già dirigente del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e, in seguito, uno dei più importanti consiglieri di Yasser Arafat. Tra i temi toccati durante l'audizione: 1) «La morte di Moro? Una grande perdita, non solo per l'Italia»; 2) «Moro aveva una visione strategica» capace di minacciare chi voleva «egemonizzare l'Europa»; 3) «Per capire è necessario contestualizzare storicamente»; 4) «Moro è stato il secondo faro dell'Europa dopo Charles De Gaulle»; 5) «Le Br? Io ritengo fossero infiltrate da agenti Usa»; 6) Sulla «incapacità delle Br» di compiere in totale autonomia l'azione di via Fani; 6) «Una professionalità militare di altissimo livello»; 7) «Il giogo americano» e i leader europei; 8) Il compromesso storico come via italiana all'indipendenza; 9) La figura di Steve Pieczenik; 10) «Avevamo rapporti non ufficiali con gli europei»; 11) L'impegno di non mettere a rischio la sicurezza italiana; 12) «Politicamente e sul piano della sicurezza, il FPLP aveva molti rapporti con l'Italia»; 13) «Gli Usa dietro l'uccisione di Moro? Se lo dico è perché vedo segnali certissimi»; 14) «Non mi fido più delle Br»; 15) La morte del presidente Dc «fu un disastro per l'Italia e per l'Europa»; 16) «I contatti con i gruppi armati europei? Solo in funzione della lotta contro Israele»; 17) Sul colonnello Giovannone; 18) Su Carlos «lo sciacallo»; 19) Sulla figura di Abu Anzeh Saleh; 20) Un «caloroso» invito: sentire Zbigniew Brzezinski*, già consigliere per la sicurezza nazionale Usa durante la presidenza Carter; 20) «Svegliatevi, wake up!»* In realtà Brzezinski era morto esattamente un mese prima l'audizione di Abu Sharif , il 26 maggio 2017
Commissione Moro II. Audizione di Lamberto Giannini (2^ parte)
10-02-2023
Commissione Moro II. Audizione di Lamberto Giannini (2^ parte)
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Roma, 8 luglio 2015. Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82 (presidenza on. Giuseppe Fioroni). Audizione del dott. Lamberto Giannini, all'epoca Direttore del Servizio Centrale Antiterrorismo. Interventi dei parlamentari, componenti della Commissione: on. Gero Grassi, sen. Federico Fornaro. Intervento del dott. Federico Boffi, Direttore Tecnico Capo del Servizio di Polizia Scientifica. Seduta presieduta dall'on. Giuseppe Fioroni.Tra i temi toccati durante l'intervento di Giannini: a) «lo sbossolamento? Non sono state effettuate prove in via Fani»; b) «gli accertamenti sulla Austin Morris sono stati molto complessi»; c) ancora su Patrizio Bonanni; d) ancora sulla Fidrev; e) accertamenti sulla Società Costruzioni Edilizie Kiria; f) sulla ricerca di alcuni reperti riconducibili a via Fani; g) sulla figura di Bruno Barbaro; h) Tullio Moscardi e Maria Iannacone; i) «come mai i reperti del caso Moro stanno a casa di alcune persone?»; l) sugli accertamenti aventi ad oggetto alcune caratteristiche del munizionamento utilizzato in via Fani; Tra i temi toccati durante l'intervento di Grassi: a) «la ricostruzione della Polizia Scientifica contraddice molti atti processuali»; b) ancora sull'ipotesi di uno sparatore da destra; c) l'ipotesi di un maggior numero di sparatori; d) «proponiamo la ricostruzione» di quanto avvenuto in via Fani «in scala 1:1 come per Ustica»; e) «dov'è la moto Honda?»; Tra i temi toccati nel secondo intervento di Giannini: a) il lavoro della Polizia ha riguardato «la ricostruzione delle dinamiche di sparo», non una ricostruzione «delle dinamiche di partecipazione»; Tra i temi toccati durante l'intervento di Boffi: a) sulla Fiat 130 di Moro «non c'è una evidenza di impatti di proiettili provenienti da destra»;
Commissione Moro II. Audizione di Lamberto Giannini (1^ parte)
09-02-2023
Commissione Moro II. Audizione di Lamberto Giannini (1^ parte)
Roma, 8 luglio 2015. Commissione di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82 (presidenza on. Giuseppe Fioroni). Audizione del dott. Lamberto Giannini, all'epoca Direttore del Servizio Centrale Antiterrorismo. Interventi dei parlamentari, componenti della Commissione: sen. Paolo Corsini, on. Fabio Lavagno, sen. Federico Fornaro, on. Gero Grassi. Intervento del dott. Federico Boffi, Direttore Tecnico Capo del Servizio di Polizia Scientifica. Seduta presieduta dall'on. Giuseppe Fioroni.Tra i temi toccati durante l'intervento di Giannini: a) la metodologia utilizzata durante gli accertamenti posti in essere dalla Polizia di Stato; b) Patrizio Bonanni, il proprietario della Austin Morris parcheggiata in via Fani; c) la Immobiliare Poggio delle Rose; d) la Fidrev, società di revisione contabile; e) Fidrev e Sisde; f) studio dinamiche e traiettorie; g) ancora sulla Fidrev; h) il maresciallo Leonardi. Ricostruzione della Polizia Scientifica; i) l'Alfasud della Polizia in via Fani; l) bossoli e proiettili Tra gli argomenti trattati durante l'intervento di Fornaro: a) una ricostruzione che collima col cosiddetto «memoriale Morucci»; b) una ricostruzione alternativa; c) l'ipotesi di un quinto sparatore; d) l'ipotesi di uno sparatore da destra; e) la «gestione» dell'ostaggio durante la fuga; Tra gli argomenti trattati durante l'intervento di Grassi: a) la Austin Morris parcheggiata in via Fani; b) «non esistono elenchi dei collaboratori esterni dei Servizi»; c) ancora sulla Fidrev; d) Patrizio Bonanni e Bruno Barbaro; e) Maria Iannaccone e Tullio Moscardi; f) «è possibile ricostruire la via della singola munizione»; g) le tre Alfa «sopraggiunte nell'immediatezza dell'eccidio»; h) l'Alfasud parcheggiata in via Fani e la testimonianza di Emidio Biancone
«Sono uscito dalle Br perché non condividevo l'uccisione di Moro». Parla Germano Maccari
03-02-2023
«Sono uscito dalle Br perché non condividevo l'uccisione di Moro». Parla Germano Maccari
Roma, 19 giugno 1996, udienza del Moro quinquies. L'ex brigatista Germano Maccari risponde alle domande dei pubblici ministeri Antonio Marini e Franco Ionta.Tra i punti salienti toccati nel corso dell'interrogatorio: a) «una struttura super compartimentata»; b) «Moro ha scritto tantissime lettere, ma non tutte sono state date alla stampa»; c) «Moretti? Si aspettava chissà quali retroscena»; d) la struttura Stay Behind; e) il «saper fare una domanda su un argomento delicato». Il memoriale Moro; f) l'appartamento di via Montalcini; g) «non capisco il senso di questa domanda»; h) «non mi sono mai lamentato del ruolo, i miei problemi erano altri»; i) dopo l'uccisione di Moro «dissi a Seghetti di voler uscire dalle Br»; l) «sono uscito perché non ero d'accordo con l'uccisione di Moro»; m) «esco da solo, come da solo sono entrato»; n) «che cosa ha fatto, concretamente, affinché questa sentenza di morte non fosse eseguita dalle Br?»; o) «il falso comunicato? Moretti disse che era opera dei servizi segreti»; p) «su via Gradoli ho saputo poco e niente»; q) i Br «conosciuti» e «mai conosciuti»; r) «non ho mai saputo, né chiesto, chi aveva preso parte a via Fani»; s) «ho sparato io a Salvatore Uras, con l'intenzione di ferirlo alle gambe»; t) la genesi della identità «Luigi Altobelli»; u) «nelle Br non ho mai acquistato armi»; v) «avevo un porto d'armi falsificato»; z) «avrei dovuto assistere Moretti mentre sparava a Moro»
Il memoriale Moro. Parla Miguel Gotor
01-02-2023
Il memoriale Moro. Parla Miguel Gotor
Siena, 18 maggio 2011, nona giornata del seminario «Il lavoro culturale» organizzato dall'associazione «Level Five. Centro studi Marco Dinoi». Presentazione del libro di Miguel Gotor «Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l'anatomia del potere italiano». Intervento iniziale e moderazione del dibattito a cura di Francesco Zucconi. Tra gli argomenti toccati da Gotor: a) i tre «pilastri» di un lavoro complesso: l'intrigo del caso Moro, le dinamiche di funzionamento del potere italiano, il taglio e la riflessione di carattere generazionale; b) che cos'è il memoriale Moro? Dal carattere di «memoria difensiva» al valore «testamentario o testimoniale»; c) la genesi del libro e il rapporto con le lettere dalla prigionia; d) «non mi limito a raccontare» cosa c'è scritto nel memoriale, «ma come questi testi sono arrivati fino a noi»; e) un memoriale «che non esiste in originale» e che «compare in due diversi momenti nel tempo»; f) 1 ottobre 1978. L'irruzione dei carabinieri in via Monte Nevoso, a Milano; g) il secondo «ritrovamento» del 1990; h) la polemica della «manina» e della «manona» tra Craxi e Andreotti; i) un problema metodologico. Il tema e il ruolo delle note all'interno di un'opera a carattere storico; l) il concetto di verità storica; m) il tentativo di far sì che la ricerca sia un momento di formazione dell'opinione pubblica; n) lo studio sul come funzionino le istituzioni democratiche sotto l'attacco del terrorismo politico; o) le fotocopie di manoscritto «osservate, censurate e ricollocate» al loro posto; p) una prova storica e logica; q) «gli originali degli scritti? Le Br se ne sono privati»; r) «un ostaggio che muore e gli originali delle sue carte che scompaiono»; s) il pianto di Bonisoli durante «La notte della Repubblica»; t) «un deserto attraversato da una intera generazione»
Piazza Fontana, 12 dicembre 1969. Parlano Benedetta Tobagi e Claudia Pinelli
30-01-2023
Piazza Fontana, 12 dicembre 1969. Parlano Benedetta Tobagi e Claudia Pinelli
6 maggio 2021, evento streaming organizzato dal Liceo artistico Boccioni di Milano dedicato alla strage di piazza Fontana. Interventi di Benedetta Tobagi, autrice, tra gli altri, del libro «Piazza Fontana. Il processo impossibile» (Einaudi, 2019) e Claudia Pinelli.Tra gli argomenti toccati da Tobagi: a) gli ultimi anni del regime fascista in Italia. La Resistenza e le origini della Repubblica; b) l'eredità fascista dopo il 1945. Il contesto internazionale; c) Guerra fredda ed equilibrio del terrore; d) l'anticomunismo come «legge non scritta» capace di regolare i comportamenti degli apparati repressivi e di controllo; e) una alternanza «bloccata» in un contesto di «grande vitalità parlamentare»; f) lo «spettro» del golpe in Italia. Il contesto mediterraneo; g) prima di piazza Fontana. Il biennio 1968-69; h) primavera-estate 1969. Lo stillicidio di attentati non rivendicati; i) Milano e Roma. Le cinque bombe del 12 dicembre 1969; l) la criminalizzazione degli anarchici; m) i funerali e lo sciopero generale per i morti di piazza Fontana; n) la strategia della tensione. Gli interessi internazionali e interni; o) i depistaggi successivi alla strage; p) il caso Pinelli; q) il ruolo di Guido Lorenzon e la pista nera; r) Ordine nuovoTra gli argomenti toccati da Pinelli: a) un muro di gomma parzialmente superato grazie all'impegno di tanti; b) «pezzi di Stato che hanno tramato e pezzi di Stato che hanno cercato»; c) un libro importante: «La strage di Stato»; d) chi era Giuseppe Pinelli; e) il caso Annarumma; f) «non c'è spazio sulla volante. Seguici in questura col tuo motorino»; g) la perquisizione della polizia in casa Pinelli; h) la notte tra il 15 e il 16 dicembre; i) «ma sa, signora, abbiamo tanto da fare»; l) lunedì 15 dicembre. La Banca nazionale dell'Agricoltura riapre i battenti; m) i funerali per le vittime e l'arresto di Valpreda; n) la conferenza stampa del questore Guida dopo la morte di Pinelli; o) l'indagine e il provvedimento di archiviazione da parte del giudice D'Ambrosio
«Tra mafia e terrorismo». Parla il generale Mario Mori
24-01-2023
«Tra mafia e terrorismo». Parla il generale Mario Mori
Montegalda (Vi), 18 marzo 2022. Dibattito pubblico organizzato dall'amministrazione comunale di Montegalda e Montegaldella in collaborazione con l'Associazione Culturale Memorabilia, la Biblioteca «A.Fogazzaro» di Montegalda e l'Associazione Nazionale Carabinieri sez. di Montegalda, Longare e Montegaldella. Sono intervenuti: Mario Mori — generale, ex comandante del ROS dei Carabinieri, già direttore del SISDE — e Giuseppe De Donno, colonnello, ex ufficiale del ROS. Moderatore dell'incontro: Andrea Nardin, sindaco di Montegalda.Si ringrazia l'amministrazione comunale di Montegalda per la condivisione pubblica dell'evento.Tra gli argomenti trattati: a) la testimonianza di un giovane capitano presente in via Caetani, il 9 maggio 1978; b) era possibile trattare e salvare Moro?; c) «un approccio superficiale» durante i primi anni dell'emergenza terroristica; d) il caso Moro «come spartiacque» sotto il profilo investigativo; e) Mario Mori a Palermo; f) Carlo Alberto Dalla Chiesa; g) gli elementi di novità nella «costituzione» e «costruzione» del ROS; h) «che vuoi, piemontese?»; i) «le imprese e la politica? Non vittime, ma socie della mafia»; l) «Cosa nostra è entrata in Borsa»; m) l'informativa dei ROS su mafia e appalti; n) la cattura di Riina; o) «lo prendiamo vivo o morto?»; p) la direzione del SISDE; q) «gli americani? Non valgono nulla. Gli israeliani i migliori»; r) «la dirigenza dei nostri servizi? Non vale niente. Gli operativi, invece, sono bravi»; s) il periodo post 11 settembre. Peculiarità storiche, sociali e operative che emergono nel confronto con gli altri Paesi; t) la vicenda dell'arresto della brigatista Rita Algranati
«Brigate rosse. Dalle fabbriche alla campagna di primavera». Parlano Clementi e Persichetti
18-01-2023
«Brigate rosse. Dalle fabbriche alla campagna di primavera». Parlano Clementi e Persichetti
Roma, 6 aprile 2017. Presentazione del libro «Brigate rosse. Dalle fabbriche alla campagna di primavera» (Marco Clementi, Paolo Persichetti, Elisa Santalena per DeriveApprodi Editore). Interventi di: Piero Sansonetti, Ermanno Taviani, Fabio Lavagno, Marco Clementi, Paolo Persichetti. Moderazione del dibattito a cura di Nicola LofocoTra i temi trattati da Sansonetti: a) un «mistero». Cosa è stata la lotta politica nell'Italia degli anni Settanta?; b) l'interpretazione della figura di Moro come «amico dei comunisti»; c) il principio della legalità «che viene dopo la politica»; d) «il Moro filo-comunista? Non è mai esistito»; e) il tema della autonomia della politica; f) lo «Stato imperialista delle multinazionali». L'intuizione e una risposta politica clamorosamente in contrasto; g) la difesa della autonomia della politica come antidoto al cosiddetto «Sim»; h) Dc, Pci e... Br; i) le numerose riforme del «dopo Moro» [psichiatrica; sanitaria; equo canone; aborto]; l) «la tua persona è migliore delle tue teorie». La lettera di Primo Levi a Sante Notarnicola; m) che senso ha il ricorso all'omicidio nella lotta politica? Tra i temi trattati da Taviani: a) il caso Moro non è la storia di un grande complotto; b) il processo di Torino contro le Br e la pratica delle intimidazioni; c) il rifiuto della lotta armata da parte della maggioranza del mondo operaio e giovanile. Il caso del movimento femminista; d) ancora sul tema del cosiddetto «Sim». La forzatura di descrivere Moro come politico al servizio delle multinazionali;Tra i temi trattati da Lavagno: a) sulla reale necessità di una nuova («e terza») commissione sul caso Moro; b) una visione «complottista» o «dietrologica» capace di condizionare i lavori della commissione; c) due evidenze scientifiche; d) le «cosiddette ipotesi investigative»; e) lo smantellamento del «ruolo politico della commissione»Tra i temi trattati da Clementi: a) sul tema della mancata lotta armata, da parte comunista, durante i primi anni del fascismo; b) la politica di Moro «non ideologica, ma pragmatica»; c) piazza Fontana e la fine dell'Autunno caldo; d) le Br come organizzazione minoritaria all'interno del mondo operaio, ma capace di incidere fortemente sul piano politico e militare; e) il concetto di «cuore dello Stato» come idea politicaTra i temi trattati da Persichetti: a) l'uso strumentale del Pci da parte di Moro; b) autonomia del sociale e autonomia del politico; c) il concetto di «tirannicidio»; d) cosa sarebbe successo se Moro non fosse stato ucciso?; e) una contraddizione. La richiesta allo Stato di liberare i prigionieri politici e l'uccisione del prigioniero Moro da parte delle Br; f) il processo di Torino. I giurati non subirono intimidazioni; g) l'azione di «intelligence» posta in essere dal Pci nell'azione di reclutamento dei giurati; h) le Br e gli altri gruppi armati operanti nell'Italia degli anni Settanta Si ringrazia Fabio Lavagno, ex componente della commissione Moro II, per la condivisione del reperto