Segnalibro - Recensioni e Interviste Letterarie

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Intervista a FRANÇOIS MORLUPI "Il gioco degli opposti" (Salani) Thriller mozzafiato tra Sofia e Roma
30-04-2024
Intervista a FRANÇOIS MORLUPI "Il gioco degli opposti" (Salani) Thriller mozzafiato tra Sofia e Roma
François Morlupi esordisce nella narrativa nel 2018. E da allora, una lunga scia di successi: Come Delfini tra Pescecani, Nel nero degli abissi e Formule Mortali, indagini dei Cinque di Monteverde. Come accade raramente, tutti i romanzi sono stati accolti positivamente dalla critica. Nell'aprile 2023 esce Formule mortali: la prima indagine dei Cinque di Monteverde che, sebbene sia il terzo in ordine di pubblicazione, rappresenta il prequel della serie dei Cinque di Monteverde da cui tutto è iniziato. Il 16 aprile 2024 "Il gioco degli opposti", che si pone come secondo romanzo della serie, subito dopo Formule Mortali. _ Intervista di Giulia Carla De Carlo _ "Il gioco degli opposti" ci porta via da Roma e colloca il commissario Ansaldi e la sua vice Loy a Sofia, in Bulgaria. Tutto ha inizio una domenica, il 30 novembre 2018, a 5 mesi da quell'agosto che ha visto i 5 di Monteverde sventare il loro caso. La narrazione si svolgerà durante un’intera settimana. TRAMA Sofia, Bulgaria. In una gelida domenica d’inverno, mentre una bufera di neve imperversa sulla città, un ragazzo si presenta al commissariato centrale e chiede dell’ispettore Dimitrov. Sa già che da là dentro non uscirà vivo, ma ha un’importante missione da compiere: consegnare una chiavetta usb che contiene il filmato di un brutale omicidio. L’ispettore, noto per i suoi scoppi d’ira e per una certa propensione ai traffici illeciti, non fa in tempo a interrogare il ragazzo perché quest’ultimo si toglie la vita mordendo una capsula di cianuro. Prima di morire lascia però un secondo messaggio, un bigliettino con su scritto un nome: Biagio Maria Ansaldi. Quando la notizia arriva a Monteverde, il commissario Ansaldi ha appena finito di accogliere il nuovo membro della sua squadra, Eliana Alerami, una giovane recluta che ha molta voglia di dimostrare il proprio valore. I Cinque sono appena usciti da un’indagine che ha lasciato cicatrici profonde e stanno cercando di ritrovare una qualche forma di normalità. Ma quello avvenuto a Sofia non è soltanto un delitto terrificante, è il primo di una catena che rischia di seminare il panico in tutta Europa. Ansaldi dunque non ha scelta, deve partire immediatamente e trovare un modo per collaborare con Dimitrov, l’uomo più diverso da lui che il destino potesse mettere sul suo cammino. Link Amazon:https://amzn.to/3w3PTmK #thriller #roma #noir
Intervista ad ALESSANDRA ACCIAI "Assenza da Giustificare" (Piemme). Lo sguardo delle donne.
12-04-2024
Intervista ad ALESSANDRA ACCIAI "Assenza da Giustificare" (Piemme). Lo sguardo delle donne.
"Assenza da giustificare", nonostante sia un romanzo giallo, racconta con uno sguardo quasi documentaristico come la donna sia vista nella società e dalla società stessa, narra lo stereotipo di genere e il modo in cui le donne devono affrontare la vita (anche e soprattutto se hanno potere). E non viene raccontato con sensazionalismi o accuse, ma tra le righe o tra le parole, mentre la vita (in questo caso la trama) va avanti. È così che la società non accetta ancora la piena uguaglianza; e lo fa tra le righe, perché a parole siamo tutti equi, mentre nei fatti esiste ancora una società maschilista. - Intervista di Giulia Carla De Carlo TRAMA: Quando riceve la telefonata dal commissariato, l'ispettrice di polizia Alina Mari non potrebbe essere più distante da Roma e dal lavoro: si trova in una clinica di Bruxelles per tentare un intervento di inseminazione artificiale. Il commissario però è molto chiaro: c'è un caso di omicidio di cui deve occuparsi, ha poche ore per rientrare in sede, altrimenti sarà tagliata fuori. Alina mette in pausa il suo futuro e prende il primo volo. Appena arrivata a Roma inizia a indagare sull'omicidio di Elena Cantini, insegnante di un prestigioso liceo cattolico. Elena conduceva una vita normale: una grande passione per il suo lavoro, poche amiche affezionate, nessuna relazione sentimentale, nessun conflitto. E allora chi può averla colpita alla testa, lasciandola inanime in un parco cittadino, con il corpo a formare una croce e un anulare mozzato? Mentre le indagini si fanno sempre più serrate e i vicoli di Roma mostrano il loro profilo più irregolare, Alina è costretta a scendere a patti con i suoi fantasmi e a dar fondo alla sua intuizione per tentare di risolvere un caso le cui radici sono più profonde di quanto potesse immaginare. Link Amazon: https://amzn.to/3TEFyFV #thriller #donne #femminismo
Intervista a BRUNO LULANI, presidente Fondazione USPIDALET. Premio PLUS dedicato all'adolescenza
10-04-2024
Intervista a BRUNO LULANI, presidente Fondazione USPIDALET. Premio PLUS dedicato all'adolescenza
La Fondazione Uspidalet è un'associazione filantropica nata nel 2009 ad Alessandria, con lo scopo di aiutare gli ospedali della città a migliorare i livelli di qualità dei servizi sanitari offerti, attraverso l'umanizzazione degli ambienti e l’acquisto di macchinari all’avanguardia e attrezzature di ultima generazione. Sotto la spinta di Bruno Lulani, Presidente della Fondazione, nel 2022 è nata la prima edizione del "Premio Letterario Fondazione Uspidalet - Alessandria Cultura", concepita con l'obiettivo di indagare il mondo dell’adolescenza, sia dal punto di vista degli adulti, che attraverso la voce diretta dei ragazzi. Sulla base di questa filosofia il Premio Letterario è aperto a tutte le tipologie di opere, siano esse edite o inedite, che riguardino il mondo degli adolescenti. Il premio si divide in tre sezioni: NARRATIVA, GRAPHIC NOVEL e INEDITI. I romanzi scritti dagli adulti faranno parte della sezione "NARRATIVA", e dovranno avere come protagonista uno o più giovani adolescenti, indagarne un ambito o un periodo circoscritto della vita, oppure tematizzarne l’evoluzione interiore, o il loro processo di sviluppo e di crescita. Possono quindi partecipare romanzi di carattere psicologico, intimistico, di costume, pedagogico e di formazione, autobiografico o di genere fantastico. Stesso identico discorso per la sezione "GRAPHIC NOVEL". I racconti scritti dagli alunni di scuole superiori, invece, faranno parte della sezione "INEDITI", e possono riguardare qualunque tema. In questa sezione, saranno infatti gli stessi adolescenti a parlare e a dare la loro visione del mondo. La sestina finalista dei racconti "INEDITI" verrà pubblicata in un'antologia edita da "Puntoacapo Editrice". Sottolineando che la scadenza, per tutte e tre le sezioni, è il 30 giugno 2024 e la proclamazione dei vincitori avverrà il 28 novembre 2024 ad Alessandria, vi inviatiamo a visitare il sito, alla pagina: https://www.fondazioneuspidalet.it/premio-letterario/ per tutte le info. #premio #adolescenza #storie
Vi interessa davvero il conflitto tra Israele e Palestina? Il mio J'ACCUSE
08-04-2024
Vi interessa davvero il conflitto tra Israele e Palestina? Il mio J'ACCUSE
Vi interessa davvero il conflitto tra Israele e Palestina? Voglio prima fare una premessa. Ero una ragazza degli anni 2000. Non sapevo nulla di medio oriente. Finché Giovanni, il mio migliore amico, come Morpheus mi ha detto di scegliere: vivere come se niente fosse o conoscere la verità. E ho visto. Ho iniziato a studiare, informarmi, capire e vedere il sopruso di Israele sul popolo palestinese. Un orrore indicibile. Persone rinchiuse in una gabbia a cielo aperto, trattate come animali in cattività. Lo schifo e l’orrore avrebbe dovuto far rivoltare tutti i popoli, eppure in piazza eravamo troppo pochi. Capirete il mio stupore quando da qualche mese a questa parte pare che molti siano diventati improvvisamente attivisti. Meglio tardi che mai, certamente, anche se in Palestina si è ormai arrivati al limite, generazioni passate che hanno sofferto, queste vengono annientate. Quello che sta avvenendo avviene da decenni. E ora il fuoco su civili, bambini, adulti, anziani che vengono lasciati senz'acqua, senza luce, senza la possibilità nemmeno di curarsi, senza vita. Questo è vile, e il fatto che provenga da Israele, forse, lo è ancora di più. Nonostante quello che vi ho appena detto, non ho accettato mai, nemmeno per un secondo, l’attacco di Hamas. Mai. Perché la violenza non si cura con la violenza. Mai. L'uccisione non può essere mai giustificata con “ma” e “però”. Nello stesso tempo, lo studio della storia mi ha accompagnato e accompagna tuttora, e non si può non pensare ai soprusi e alle ghettizzazioni che hanno vissuto gli ebrei per millenni. Fino ad arrivare al momento più basso dell'Occidente, quando siamo stati capaci di ammazzare esseri umani come se fossero blatte e topi. Questo non dobbiamo dimenticarlo, questo è ciò che abbiamo fatto noi, noi che adesso gridiamo come se fossimo i paladini della giustizia ma che abitiamo in Paesi che portano la maschera dell'ipocrisia. L'Olocausto ha ucciso ebrei, Rom, disabili, slavi, dissidenti politici, minoranze, omosessuali, testimoni di Geova. Questo non si deve dimenticare e tutto il mondo occidentale dovrà chiedere scusa per sempre e fare un grande mea culpa e cercare di fare ammenda - anche se non si potrà restituire ciò che si è perso: la vita. Però … però … la disumanità subita non può e non deve essere un’assoluzione per altri crimini. E lo Stato d’Israele non rappresenta gli ebrei, soprattutto non rappresenta quelle generazioni che sono state trucidate nei lager. Israele è uno Stato, come tutti gli altri, e non mi sento di assolverlo. Così come non assolvo Hamas. In mezzo a questi fuochi ci sono esseri umani. Ognuno di loro vale tutte le vite del mondo, ogni singolo individuo vale uno, e in quell’uno c’è tutto il mondo. Stanno morendo in modo atroce esseri umani, che vogliono solo vivere e a cui è negato il principio fondamentale: il poter esistere. Chiunque mini a questo principio, non può essere giustificato, da qualunque parte stia. Se volete davvero conoscere ciò che sta accadendo, partendo dalle origini, bisogna studiare e io vi consiglio di leggere "Il conflitto arabo-israeliano", scritto da Thomas G. Fraser (Tomas Friser) ed edito dalla casa editrice il Mulino. È uno dei saggi più approfonditi e accurati su questa spinosissima questione. Questo, è il mio consiglio per capire il contesto, ma qualunque sia il contesto, a mio avviso, ha poca importanza davanti alla morte di esseri umani. Se ancora pensiamo che la guerra sia una soluzione, che la vita di una persona vale quanto un confine, quanto una moneta, quanto il potere, quanto l'idea di una religione che deve essere a capo del mondo, beh, allora forse ancora non siamo diventati nemmeno noi degni di essere chiamati esseri umani. Link al libro: https://amzn.to/3wgFUdx #attualità #palestina #israele
Intervista a LAURA BUFFONI "Un giorno ti dirò tutto" (HarperCollins). Una vita drammatica ed esilarante
01-04-2024
Intervista a LAURA BUFFONI "Un giorno ti dirò tutto" (HarperCollins). Una vita drammatica ed esilarante
Questo libro è la storia di Laura, un romanzo, una biografia, che non lascia niente in sospeso, drammatico ed esilarante al tempo stesso, con salti temporali per far chiudere il cerchio. Riflessioni che si possono fare "nel mezzo del cammin di nostra vita", quando da una parte e dall'altra del tempo c'è il vissuto e ancora da vivere. - intervista di Giulia Carla De Carlo TRAMA Laura ha sei anni quando i suoi genitori decidono di trasferirsi dal loro quartiere residenziale di Roma Nord al Laurentino 38, esperimento presto fallito di edilizia popolare a sud della capitale, uno dei luoghi più malfamati d’Italia. Perché i loro figli devono stare a contatto con la “vita vera”, non devono “crescere nella bambagia”. E la vita vera è lì ad accoglierli, tra eroinomani che si trascinano sofferenti e ragazzini delle medie pronti a squagliarti la faccia sulla fiamma di una candela. Laura prova a mimetizzarsi, a cantare con gli altri «Un due tre viva Pinochet». Ma, come ogni maschera, anche la sua cade, e dovrà pagare il conto per quel tentativo di fingersi quello che non era. Anni dopo, grazie a un documentario scoprirà che fine hanno fatto i persecutori che tanto l’avevano terrorizzata. Da lì potrà ricostruire la sua storia e quella della sua famiglia, cercare di capire da cosa viene quel senso di inadeguatezza che ancora oggi, che ha un lavoro che le piace e una figlia che ama,non la abbandona. La sensazione che ci sia ancora chi è pronto a smascherarla e fargliela pagare. Con il suo romanzo di esordio Laura Buffoni entra a far parte del gruppo di scrittrici contemporanee che hanno fatto della propria biografia, con i suoi grandi traumi e le sue gioie piccole e fondamentali, letteratura, da Rachel Cusk a Dolly Alderton, da Lena Dunham a Joan Didion. Un giorno ti dirò tutto coniuga sapientemente pagine drammatiche e scene esilaranti, realismo e situazioni surreali. È un romanzo fatto di amore, di dolore, di memoria, di speranza, una meditazione sul fallimento e su come sopravvivergli, con o senza riscatto. "Le dirò che non è importante stare al centro perché si può diventare bersaglio, e che non sempre si può essere amati ma si può almeno provare ad amare. Le dirò che sono fallibile e che, proprio come i miei genitori prima di me, ho fatto un sacco di sbagli. Che un giorno morirò, di non volermene per questo. Le dirò che la felicità non è un diritto, ma che è un diritto di tutti cercarla sempre, in questo strano posto dove siamo capitati per caso, per un terrificante, meraviglioso errore del cosmo." Link Amazon: https://amzn.to/3xiq1UI #fallimento #roma #bullismo
Intervista a MARILÙ OLIVA "L'Iliade cantata dalle dee" (Solferino). La voce delle donne
22-03-2024
Intervista a MARILÙ OLIVA "L'Iliade cantata dalle dee" (Solferino). La voce delle donne
L'Iliade forse è una delle vicende più maschili, persino l'Odissea e l'Eneide hanno voci femminili molto più tridimensionali. In questa Iliade, che ricalca comunque il poema omerico, si dà voce alle donne, perché proprio dalle donne è iniziata la contesa: tre dee che si contendono la mela d'oro: "alla più bella" e Elena – pretesto per l’inizio del conflitto. Eppure in quest’opera non parlano soltanto dee, ma anche donne. Donne che hanno comunque un rapporto molto speciale con le divinità. - Intervista di Giulia Carla De Carlo TRAMA: Chi combatte sotto le mura di Troia? Gli eroi, ma anche gli dèi e, con molto accanimento, le dee. Dopotutto, questa immane contesa è stata scatenata da una rivalità tra divine: la famosa mela d’oro assegnata da Paride ad Afrodite, che in cambio gli ha dato Elena. E così, con occhi femminili stavolta è raccontata l’Iliade. È Atena a parlarci dell’ira di Achille, ed è la madre dell’eroe, Teti, a spiegare i moti dell’animo di suo figlio, le sue scelte che tanto sangue costeranno ai due eserciti. Afrodite tiene un occhio sul campo di battaglia e un altro sui suoi protetti Paride ed Enea, di cui ci narra le gesta, senza nascondere le proprie ingerenze. La sua rivale Era, per contro, tifa per i Greci e cerca di favorirne la vittoria. E poi ci sono due donne speciali, l’una figlia di Zeus, l’altra toccata da Apollo: Elena e Cassandra, che da dietro le mura di Troia testimoniano il fato atroce dell’altra metà del cielo in ogni conflitto. Ma di chi è la voce che grida la sua disperazione e si predispone al sacrificio, mentre la città brucia? È la moglie di Enea, Creusa, una protagonista che la storia ha lasciato indietro ma che ha qualcosa di molto importante da rivelare. Riportando in vita l’Iliade come un coro di voci femminili, Marilù Oliva ribalta la prospettiva sulla più maschile delle vicende, la guerra, riappropriandosene a nome di tutte: delle troppe vinte, umiliate, violate, ma anche delle poche vincitrici apparenti, destinate ad afferrare trionfi effimeri come la vendetta. Un’epica potente, commovente, palpitante: indimenticabile. Link Amazon: https://amzn.to/4a84mN4 #iliade #omero #mitologia
Intervista a VINS GALLICO "Il dio dello stretto" (Fandango). Verità, giustizia, bene e male.
06-03-2024
Intervista a VINS GALLICO "Il dio dello stretto" (Fandango). Verità, giustizia, bene e male.
"Il dio dello stretto", un po' come "Psycho", vede il suo protagonista, Mimmo - un giovane giudice -, apparire solo a pagina 62. I temi principali (anche se non gli unici) che affronta sono: la giustizia, la verità e quel filo sottile che separa bene e male, che forse non è proprio un filo che separa, ma che unisce. Sullo sfondo gli anni '90 e le vicende storiche. Luogo: la Calabria. - Intervista di Giulia Carla De Carlo TRAMA: Reggio Calabria, primi anni ’90, una Mercedes lanciata a tutta velocità lungo un viadotto sfonda un guardrail e plana sugli ulivi, alla guida rimane ucciso un ex pilota di Formula 2, Renato Panuccio, pregiudicato appena uscito di prigione dopo aver scontato una pena per contrabbando e associazione a delinquere. Sul posto a osservare la strana linea della frenata e di una ruota che sembra aver perso inspiegabilmente aderenza, arriva il giovane pubblico ministero Mimmo Castelli. Nel tentativo di ricostruire gli ultimi attimi di vita di Panuccio, Castelli percorre a ritroso i motivi del suo arresto, finendo con il mettere in luce le parentele tra imprenditoria e malavita, attraverso alcune figure di spicco in città e la ex moglie di Panuccio, affascinante e calcolatrice vedova nera. Diviso tra una complicata vita personale e una continua riflessione morale e religiosa sul senso della giustizia e della responsabilità, Castelli si troverà a confrontarsi con desideri, imperativi e limiti, incapace di prevedere gli sviluppi non solo della sua indagine ma anche della sua coscienza. Quali sono i limiti della giustizia umana? Quando e come bisogna affidarsi a quella divina? Cosa può fare l’uomo di legge di fronte al male degli uomini? Link Amazon: https://amzn.to/48EiGvD #noir #calabria #giustizia
Intervista a GIROLAMO GRAMMATICO "I Sopravviventi" (Einaudi). GUARDIAMO NEGLI OCCHI I FANTASMI CHE DORMONO SULLE STRADE
29-02-2024
Intervista a GIROLAMO GRAMMATICO "I Sopravviventi" (Einaudi). GUARDIAMO NEGLI OCCHI I FANTASMI CHE DORMONO SULLE STRADE
Spesso ragiono sul concetto di fantasmi e penso che tra i racconti dell'orrore siano i mostri più disperati. Spesso vogliono solo rimanere nella casa in cui hanno abitato, non si rassegnano alla vita che continua ad andare avanti senza di loro, vogliono essere considerati, visti, ma hanno dall'altra parte solo repulsione e paura, come se fossero il male assoluto, come se non vederli cancellasse la loro esistenza. I fantasmi, da sempre, sono allegoria della nostra società che mette alcune persone ai margini, in maniera così profonda da perdere le loro tracce. Ormai, difficilmente si fa caso alla povertà, soprattutto si ignorano le persone che non hanno niente, come se il possesso desse il significato all'essere, non più all'avere. Questi, diventano fantasmi, per noi. Dovremmo invece renderli visibili e dare dignità a tutte le vite, anche alle loro. Questo fa Girolamo Grammatico con "I sopravviventi" (Einaudi) Intervista di Giulia Carla De Carlo IL LIBRO: Cominciare da ragazzi, con il cuore e la testa leggeri. Lavorare per anni in un centro d’accoglienza per persone senza dimora. Stare a contatto ogni giorno con uomini e donne che hanno perso gli strumenti per abitare il mondo. Conoscerli a fondo e cambiare per sempre. «I senza dimora non hanno le chiavi di casa, le chiavi della macchina, le chiavi del loro destino, non hanno le chiavi di nulla. E noi, che siamo pagati per aiutarli durante il nostro turno di lavoro? Noi chi siamo? La cura o il problema?» «Ho lavorato con le persone senza dimora per circa diciassette anni. Le storie che racconto sono vere, nel senso che si sono svolte nella trama della mia vita. Sono esperienze che ho vissuto, sentimenti che ho provato, persone che ho incontrato», scrive l’autore nella nota finale. Il protagonista di questo romanzo è lui, o meglio il suo doppio giovanissimo: un ragazzo siciliano arrivato a Roma per studiare Sociologia pieno di ideali in testa, che sceglie di fare servizio civile nel più grande centro d’accoglienza della capitale per persone senza dimora. Anno dopo anno, si ritroverà a confrontarsi con le difficoltà quotidiane di quel lavoro e con i limiti dell’istituzione di cui fa parte, a interrogarsi sul senso dell’altruismo e della sua fede, a scivolare lentamente in un isolamento simile a quello delle persone che aiuta, prima di provare a cercare se stesso nelle storie degli altri. Storie che racchiudono il mistero di vite silenziate che possono mostrarsi solo per scintille. Quella di Mimmo, l’anziano calabrese sdentato che non ha mai avuto nessuno che si prendesse cura di lui; o di Hamameh, che viene dalla Siria e non parla e ha un passato criminale da nascondere; o quella della ragazza rumena che sogna di aprire un centro estetico; o di Flavio, che rifiuterà sempre un posto letto e al quale non basterà, come aveva sognato, costruire una famiglia. Il cancello, le chiavi, la casa, la strada, lo specchio: sono realtà concrete, ma anche simboli che non smettono di risuonare a ogni pagina. Se c’è un senso – perché di questo va in cerca incessantemente chi narra, con il suo fare e il suo pensare – va ricercato nella relazione tra esseri umani. Solo così la sopravvivenza di chi è senza casa può dirsi la metafora di come tutti noi abitiamo questo mondo. Link al libro: https://amzn.to/3uL4Auw #poveri #fantasmi #società
Intervista a ELISABETTA CAMETTI "Una brava madre" (Piemme). "Non smettere mai di cercare"
26-02-2024
Intervista a ELISABETTA CAMETTI "Una brava madre" (Piemme). "Non smettere mai di cercare"
Intervista di Giulia Carla De Carlo "Una brava madre" (Piemme) è un thriller molto intenso, pieno di colpi di scena, in cui due storie apparentemente diverse si intrecciano in nome della storia, delle storie e della verità. La famiglia è in primo piano, si muove nei meandri del male. La particolarità di questo romanzo, oltre ad essere tecnicamente ben scritto, è che mostra i lati più oscuri di ognuno dei personaggi, e inevitabilmente di ognuno di noi. È giusto ricordare che Elisabetta Cametti per lavoro è immersa in casi di cronaca nera, quindi, nei suoi personaggi, potrete leggere (sotto le righe) anche storie di real crime (ben 24) che hanno colpito di più il suo cuore. Quando penserete "No, ma questo è impossibile", sappiate che in realtà è accaduto davvero. LA TRAMA: Fabrizio Ravizza e Aria si sono incontrati solo una volta. Lui è un editore di successo, appartenente a un'importante famiglia milanese, lei una tatuatrice molto seguita sui social, che vuole cancellare il proprio passato. Pochi giorni dopo quell'incontro, Fabrizio svanisce senza lasciare traccia. Della sua storia si occupa Giorgia Morandi, la conduttrice del programma televisivo che ha colmato il vuoto istituzionale in tema di persone scomparse. Per lei ogni caso è una missione, ogni vita un enigma da risolvere. E non si ferma alle apparenze, nemmeno quando la famiglia di Fabrizio sostiene che si sia allontanato volontariamente. Aria viene trovata accanto al cadavere di un uomo, in una stazione di servizio abbandonata. Impugna l'arma del delitto e confessa l'omicidio. Ha evidenti disturbi della personalità e si sospetta che abbia ucciso altre volte: i media la soprannominano "la serial killer dell'inchiostro", la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso. Ma Annalisa Spada, capo della Squadra Mobile di Milano, non crede nella sua colpevolezza. Due casi paralleli. Due strade lastricate di bugie, tradimenti e verità inconfessabili. Un unico segreto, taciuto per oltre trentacinque anni. Elisabetta Cametti, una delle massime esperte di true crime in Italia, affonda gli artigli nelle pieghe più oscure della mente criminale. E ci mostra che il male è ovunque. Anche qui e ora. Link al libro: https://amzn.to/49oeAZa
Intervista a NAVID CARUCCI "Dietro le colonne" (La Lepre Edizioni). DONNE, FEMMINILE, GUERRA, RELIGIONE, INDIA (by Index, intervista di Giulia Carla De Carlo)
29-01-2024
Intervista a NAVID CARUCCI "Dietro le colonne" (La Lepre Edizioni). DONNE, FEMMINILE, GUERRA, RELIGIONE, INDIA (by Index, intervista di Giulia Carla De Carlo)
"Dietro le Colonne" (La Lepre Edizioni) è un romanzo storico ambientato nel XVII secolo in India. I temi centrali che affronta e a cui dedichiamo spazio nell'intervista sono: la donna, il femminile, il potere, la guerra, la religione, l'India. Un romanzo che ci farà capire che la storia e l'Oriente sono molto più presenti oggi, qui da noi, di quanto non pensiamo. Intervista di Giulia Carla De Carlo LA TRAMA: India, seconda metà del XVII secolo. Jahanara è la primogenita di Shah Jahan, il più sfavillante fra gli imperatori moghul, venerato in patria e all’estero e perfino ritratto da Rembrandt. Ma una malattia del sovrano mette in crisi gli equilibri di corte e scatena i suoi quattro figli maschi l’uno contro l’altro nella lotta per il potere. Le tre figlie, ciascuna con il proprio fratello favorito, precipitano a loro volta nella rivalità e dall’interno dell’harem si sforzano di influire per quanto possibile sugli eventi. Jahanara avrebbe potuto essere una regina straordinaria: colta, cosmopolita, dedita a interessi mistici, letterari, architettonici, ma inevitabilmente costretta fra le mura del Palazzo. La principessa prova a scongiurare il declino dell’impero mentre cerca anche se stessa e l’amore. Quasi tutti i personaggi del romanzo sono storici, a partire dagli otto membri della famiglia imperiale fino agli europei (artiglieri, gesuiti, agenti della Compagnia inglese delle Indie Orientali), che si aggirano nel Palazzo come squali assetati di sangue. I pochi personaggi fittizi aiutano a penetrare nel chiaroscuro dei quartieri femminili, di cui poco conosciamo e che nel romanzo si aprono all’intreccio fra le piccole storie e la grande Storia. Link al libro: https://amzn.to/3OmW0J0 #romanzostorico #india #donne
PER NON DIMENTICARE. 5 libri da leggere sulla SHOAH
28-01-2024
PER NON DIMENTICARE. 5 libri da leggere sulla SHOAH
Sai che cos’è il Giorno della Memoria? Alcuni direbbero che è una ricorrenza internazionale che si celebra ogni 27 gennaio per commemorare le vittime dell’Olocausto. E avrebbero ragione a dire questo. Una ricorrenza italiana dal 2000, internazionale dal 2005, quando l’assemblea generale delle nazioni unite decise che il 27 gennaio di ogni anno il mondo avrebbe ricordato le vittime dell’Olocausto. Infatti, proprio il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa Sovietica liberarono i prigionieri del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia. Ma, quindi, è questo il Giorno della Memoria? No, non è solo questo, perché questa data non segnò la fine dell’Olocausto. Si dice che fu l’inizio di un ritorno all’umanità. Ma davvero è così? L’Olocausto probabilmente fu uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità: uno sterminio nei campi di concentramento usati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale contro il popolo ebraico, oppositori, minoranze, persone vulnerabili. Le vittime dell’olocausto furono 17 milioni. 17 milioni. Non importa se donne, uomini, bambini o anziani. 17 milioni di persone, di respiri, di occhi, di desideri, di voglia di vivere. 17 milioni di persone uccise come se fossero topi da eliminare, tra cui 6 milioni di ebrei. La seconda guerra mondiale ha dimostrato che l’essere umano può arrivare a compiere gesti mostruosi, e se prima non riusciva a distruggere così tanto per via di un limite biologico, con la tecnica è arrivato a gesti devastanti. L’Olocausto è stata la peggiore azione che l’umanità abbia mai compiuto finora, sia per il numero di vittime, sia per il modo in cui è stato fatto. Mai, fino a quel momento, si era arrivato a tanto, neppure in quei periodi che noi definiamo barbari. Non perché non si volesse, ma perché non si poteva allora. Poi si è trovato il modo. La memoria, però, è corta, e quindi è importante avere una giornata per ricordare, perché, se è vero che quel momento si sta allontanando ed è stato lasciato nel secolo scorso, addirittura nel millennio scorso, l’essere umano non è cambiato: gli impulsi sono gli stessi e la tecnica avanza. Se non fosse così non avremmo così tanti abusi e soprusi, non faremmo guerre fratricide, non rincorreremmo il dio denaro a scapito di chi abbiamo al nostro fianco, non distruggeremmo territori, natura, animali, esseri viventi, non gireremmo la testa se dall’altra parte della strada la gente sta morendo, non odieremmo, non inveiremmo contro gli altri. Se non fosse così, quel germe che è nato nel cuore di un momento e che è riuscito a concepire il peggio che potevamo dare, non sarebbe riapparso sotto ossimori come “guerra per la pace”, sotto manifestazioni di odio più che di amore, sotto l’ala protettrice di una bomba atomica che devasterà il mondo. Ma è così, e abbiamo bisogno di ricordare quello che l’umanità ha fatto, perché solo in questo modo possiamo sperare che non accada più, anche se, tutto questo ricordo oggi non ci sta aiutando. Ma una speranza c’è: se ognuno di noi migliorasse nel proprio piccolo, forse, qualcosa potrebbe cambiare. Per addentrarci in quel periodo oscuro, ti consiglio cinque libri che ti riporteranno a quei giorni e a quei dolori. di Giulia Carla De Carlo #shoah #olocausto #secondaguerramondiale
Intervista ad ANNA VOLTAGGIO "La nostalgia che avremo di noi" (Neri Pozza). UN LIBRO DI EMOZIONI (by Index, intervista di Giulia Carla De Carlo)
22-01-2024
Intervista ad ANNA VOLTAGGIO "La nostalgia che avremo di noi" (Neri Pozza). UN LIBRO DI EMOZIONI (by Index, intervista di Giulia Carla De Carlo)
"La nostalgia che avremo di noi" (Neri Pozza) è un romanzo formato da 13 voci, racconti, forse meglio dire anime. In questa chiacchierata con l'autrice Anna Voltaggio abbiamo sviscerato alcuni temi (non tutti, ahinoi) che caratterizzano lo scritto: amore, genitorialità, tempo, morte. La generazione dei 40/50enni, coloro che sono "nel mezzo del cammin di nostra vita", si trova a riflettere sul passato, presente e futuro, con tutte le paure e i mostri che emergono dal profondo. Intervista di Giulia Carla De Carlo IL LIBRO: Si potrebbe dire che dentro un libro come questo, in cui la forma di un romanzo si scompone e si frammenta, i fantasmi della vita si muovono con più naturalezza, si permettono pause, giocano con la nostalgia, si interrogano sul tempo, e sulle intermittenze del presente. I personaggi di Anna Voltaggio sono dentro la nostalgia di un inconoscibile passato, conoscono l’amore soltanto come una forma illusoria, vivono di tenerezze incerte, di desideri rimasti in sospeso, di sentimenti da tenere a bada; e accendono bagliori improvvisi su vite di cui non ci serve sapere più di quanto viene accennato. Spiegano l’erotismo senza dirlo, il piacere senza inseguirlo, modulano l’attesa come un puzzle incompleto, dove le tessere che mancano generano un altro disegno, e mostrano l’errore come unica forma possibile di libertà. In queste pagine popolate di voci perdute sembra che arrivi di tanto in tanto il rumore della vita, dove il futuro si mescola al passato come un paradosso, in un presente che non rinuncia a nulla eppure si smarrisce di fronte ai sogni e ai desideri. In questo libro d’esordio, Anna Voltaggio chiude i conti con ricordi, desideri e ossessioni scegliendo dettagli, cucendo assieme con scrittura asciutta e decisa, che non dimentica le ferite, storie che mettono in luce tutte le nostre incapacità, tutti i nostri difetti troppo umani. «Le silhouette dei personaggi che si inseguono fra un racconto e l’altro, con grazia involontariamente eroica e perciò spesso erotica, camminano sul ghiaccio più sottile, in bilico su cataclismi che non scoppiano mai – o forse sì? Ma non è questo che conta. Quello che conta è lo sguardo affilato, tenero e crudele, con cui Anna Voltaggio li osserva e ce li porge, come regali da maneggiare con cura». Ilaria Gaspari «Siamo tutti fatti della materia sensuale e sfuggente irradiata dai dialoghi di questo libro, dell’impercettibile svanire di ciò che proviamo. I racconti di Anna Voltaggio sono soglie e soste, attimi-imbuto dentro cui vediamo scivolare vite intere, che si incontrano giusto per il tempo di lasciarsi andare». Nadia Terranova Link al libro: https://amzn.to/4b2xaI2 #generazioni #nostalgia #tempo
Intervista ad LEO GIORDA "L'età dell'oro" (Ponte alle Grazie). INDAGINE DI WOODSTOCK (by Index, intervista di Giulia Carla De Carlo)
15-01-2024
Intervista ad LEO GIORDA "L'età dell'oro" (Ponte alle Grazie). INDAGINE DI WOODSTOCK (by Index, intervista di Giulia Carla De Carlo)
"L'età dell'oro" è un giallo che vede di nuovo "Woodstock" protagonista di una storia molto intricata. Con l'autore Leo Giorda abbiamo parlato del romanzo e sviscerato temi caldi come la liberalizzazione delle droghe, la cancel culture, il politically correct, il rapporto tra genitori e figli. Tutto questo e tanto altro si trova, a una lettura approfondita, nel romanzo. Una trama avvincente e temi di attualità. Intervista di Giulia Carla De Carlo IL LIBRO: Adriano Scala detto «Woodstock» e l’ex vicequestore Giacomo Chiesa sono tornati. Ma non se la passano bene. La popolarità e costata cara sia allo Sherlock Holmes della sinistra romana, dotato di straordinarie doti deduttive che si attivano col consumo di stupefacenti, sia all’incorruttibile sbirro che sembrava destinato a una brillante carriera. Entrambi hanno perso il lavoro, Chiesa ci ha rimesso pure il matrimonio, e adesso cercano una soluzione sul fondo di una bottiglia. Pare che niente possa riscattarli dal fallimento. Invece qualcosa succede. A Sperlonga, perla del Tirreno, la giovane ereditiera di una dinastia di imprenditori con entrature nella camorra si è suicidata. La madre della ragazza non crede alla versione ufficiale e contatta Woodstock, che accetta di occuparsi del caso portando con sé il suo «nemico per la pelle» Chiesa. L’inchiesta mozzafiato in cui si imbarcano porterà a galla i mille segreti celati dietro l’impenetrabile cortina dell’ipocrisia borghese. Tra spietate vendette ed enigmatici rimandi al mito di Saturno si snoda un intreccio segnato dalla presenza di oscuri culti iniziatici. Con la maestria del narratore purissimo, Leo Giorda combina la leggerezza pensosa della commedia noir, gli intrighi del thriller esoterica e le geometrie deduttive del giallo classico, disegnando un’indimenticabile coppia di investigatori – umani, troppo umani – impegnati a sciogliere il più intricato dei misteri: quello che riguarda il mestiere di vivere. «Leonardo Giorda sa raccontare gli esseri umani, come solo un vero scrittore sa fare» – Antonio Manzini Link al libro: https://amzn.to/47C8J1l
LE STREGHE NELLA LETTERATURA. 5 libri con streghe da leggere assolutamente - a cura di Giulia Carla De Carlo
07-01-2024
LE STREGHE NELLA LETTERATURA. 5 libri con streghe da leggere assolutamente - a cura di Giulia Carla De Carlo
5 LIBRI CON STREGHE DA LEGGERE ASSOLUTAMENTE Chi è la strega italiana più popolare? Ovviamente la Befana, la strega made in Italy. Durante la notte del 5 gennaio consegna ai bambini di tutta Italia, nelle loro calze appese ai camini: dolciumi, caramelle, frutta secca e giocattoli, ma solo se si sono comportati bene. Altrimenti carbone!!! E per i super cattivi anche un po’ d’aglio!!! Vola a cavallo della sua scopa con indosso uno scialle nero ed è sempre ricoperta di fuliggine, perché entra nelle case dei bambini attraverso il camino. Ha sempre un sorriso tra il buono e il malefico, e porta con sé una borsa, un sacco o un cesto pieno di doni. Il nome Befana deriva da “Epifania”, parola greca che significa “manifestazione divina”. La dodicesima notte dopo il Natale è sempre stata dedicata alla Luna e, con il termine epifania, ci si riferiva proprio alla luce lunare che illuminava il 6 gennaio. La figura della Befana ha origine antiche, risale probabilmente al X-VI sec a.C., per via dei cicli stagionali legati all’agricoltura, al raccolto dell’anno trascorso e alla rinascita, ed è probabilmente legata al Mitraismo antico e ai culti celtici dell’aurora boreale. Gli antichi romani hanno, come sappiamo, ereditato tantissimi miti e credenze, tra i quali anche questo, associandolo al calendario romano e celebrando l’interregno temporale tra la fine dell’anno solare, cioè tra il solstizio invernale e la ricorrenza del Sol Invictus. La dodicesima notte dopo il solstizio invernale si celebrava la morte e la rinascita della natura attraverso Madre Natura. I Romani credevano che in queste dodici notti figure femminili volassero sui campi coltivati per propiziare la fertilità dei raccolti. Ecco da dove tutto è iniziato, da dove è nata la Befana! E anche se ci sono tantissime altre storie, è bello raccontarla anche così. La Befana, quindi è una Strega, e nella letteratura ci sono state tantissime streghe, protagoniste e non, di storie meravigliose. E oggi vi proponiamo 5 libri con streghe veramente “da paura”. #streghe #strega #befana 02:36 - Le streghe nella saga di HARRY POTTER di J.K. Rowling (ed. italiana Salani)  @salanieditore1551  Link Amazon: https://amzn.to/48nUK0a 04:41 - Le streghe in MACBETH di William Shakespeare Link Amazon (ed. Mondadori con testo inglese a fronte): https://amzn.to/4aFYKL7  @librimondadori  08:16 - CARRIE di Stephen King Link Amazon (ed. Bompiani): https://amzn.to/3RMWdpG 10:56 - Le streghe ne IL MERAVIGLIOSO MAGO DI OZ di L. Frank Baum Link Amazon (ed. Feltrinelli): https://amzn.to/41Q1VLZ  @feltrinellieditore  13:02 - Le streghe nella saga di THE WITCHER di Andrzej Sapkowski Link Amazon (ed. Nord): https://amzn.to/3H6UVRF
70 anni di tv. Intervista ad Aldo Dalla Vecchia "L'occhio magico" (Graphe.it): INDEX. Intervista di Giulia Carla De Carlo
05-01-2024
70 anni di tv. Intervista ad Aldo Dalla Vecchia "L'occhio magico" (Graphe.it): INDEX. Intervista di Giulia Carla De Carlo
Per festeggiare i 70 anni della televisione italiana (1954-2024), abbiamo intervistato lo scrittore e autore televisivo Aldo Dalla Vecchia attraverso la disamina del suo breve saggio dal titolo "L'occhio magico" (Graphe.it). Abbiamo ripercorso tutti i decenni e le trasformazioni di quello che chiamiamo ancora "il piccolo schermo". Intervista a cura di Giulia Carla De Carlo. Una chiacchierata in cui si parla di tv, di critica e di programmi. IL LIBRO: Quella della televisione è una storia, in effetti, breve in termini cronologici: appena settant’anni di attività. Eppure in questa linea del tempo relativamente esigua è radicato un cambiamento culturale di proporzioni enormi, all’interno del quale proprio la Tv di casa ha avuto grandissima parte, nel bene e nel male. Attraverso il piccolo schermo transitano e insieme si costruiscono la politica, la prospettiva sociale ed economica, gli scandali giudiziari e i gusti musicali; in altre parole, i sogni (e gli incubi) degli italiani a cavallo del secolo. La profonda competenza in materia di Aldo Dalla Vecchia (giornalista e autore in prima persona di molti famosi programmi televisivi degli ultimi trent’anni) si esprime in questo volume ricco di informazioni precise e interessanti per appassionati e studiosi dei media. Questi ultimi troveranno particolarmente comode le schede riassuntive Il decennio in pillole e le preziose appendici dedicate alla tivù prima della tivù e alla critica televisiva in Italia. Dal Musichiere ad Amici, da Perry Mason a Sex & the City, da Il pranzo è servito a MasterChef il lettore potrà ripercorrere la propria storia di spettatore e ricostruire anche lo show a cui, per ragioni anagrafiche, forse non ha assistito: la nascita del concetto stesso di trasmissione televisiva, e dell’abitudine nazionale di sedersi sul divano davanti all’apparecchio. Link al libro: https://amzn.to/3S6tcpl #televisioneitaliana #tv #programmitv
5 LIBRI di NARRATIVA STRANIERA da leggere nei periodi di festa - a cura di Giulia Carla De Carlo
22-12-2023
5 LIBRI di NARRATIVA STRANIERA da leggere nei periodi di festa - a cura di Giulia Carla De Carlo
5 LIBRI DA LEGGERE NEI PERIODI DI FESTA (NARRATIVA STRANIERA) Quali sono i 5 libri di narrativa straniera da leggere in questi giorni? Quanto c’è costato fare una selezione dei cinque libri da proporvi! Avevamo messo da parte più di 100 titoli, ma sarebbe stata una maratona, e non un consiglio, quindi alla fine ne abbiamo scelti solo cinque, cercando di differenziarli per stile e per genere, in modo che possano risultare più gradevoli, e in modo da avere anche degli spunti per i prossimi regali. Come sempre siamo soliti fare, non vi proponiamo mai libri che hanno solo una trama carina, ma quelli più interessante, che all’interno abbiano vari spunti di riflessione. In descrizione inseriremo i link di riferimento. Ma adesso, iniziamo. 00:56 - OLTRE LA MERAVIGLIA, LEWIS CARROLL, L’ORMA Link Amazon: https://amzn.to/485xWC1 02:37 - IL MINISTERO PER IL FUTURO - KIM STANLEY ROBINSON – FANUCCI Link Amazon: https://amzn.to/3GTg69C Video recensione: https://www.youtube.com/watch?v=-cTvS5FKjDE 05:01 - IO SONO VIVO VOI SIETE MORTI - EMMANUEL CARRERE - ADELPHI Link Amazon: https://amzn.to/485BFzP Video recensione: https://www.youtube.com/watch?v=XWDBGFiyUgk 07:03 - DEMON COPPERHEAD - BARBARA KINGSOLVER - NERI POZZA Link Amazon: https://amzn.to/48oc2d9 10:04 - IL CORVO - JAMES O'BARR - EDIZIONI BD Link Amazon: https://amzn.to/3TzDpN1 #libri #5libri #narrativastraniera #carrere #pulitzer #consiglidilettura
5 LIBRI di NARRATIVA ITALIANA da leggere nei periodi di festa
18-12-2023
5 LIBRI di NARRATIVA ITALIANA da leggere nei periodi di festa
5 LIBRI DA LEGGERE NEI PERIODI DI FESTA (NARRATIVA ITALIANA) Quali sono i 5 libri di narrativa italiana da leggere in questi giorni? I periodi di festa sono il momento giusto per rilassarsi e leggere libri. Ci chiedete spesso consigli di lettura e credo questo sia il momento migliore per parlarne, può essere anche uno spunto interessante quando non si sa che cosa regalare. Avevamo oltre 100 titoli da proporvi, ma per non rendere questo video infinito, abbiamo dovuto fare nostro malgrado una sorta di selezione interna e ne abbiamo selezionati cinque, diversi per stile, ma sicuramente che possano lasciare un segno, che accrescano la vostra cultura e che vi facciano pensare ai tanti temi che vengono affrontati all’interno delle opere. Non solo trame, ma approfondimenti interiori. Nei nostri parametri abbiamo inserito solo libri usciti quest’anno in modo che fossero facilmente reperibili sia in libreria sia online. In descrizione inseriremo i link di riferimento. Ma adesso, iniziamo. 01:15 - QUANDO ERAVAMO PADRONI DEL MONDO, ALDO CAZZULLO, HARPER COLLINS Link Amazon: https://amzn.to/481KhY8 03:39 - I FIORI HANNO SEMPRE RAGIONE, ROBERTA SCHIRA, GARZANTI Link Amazon: https://amzn.to/3v5i58h Intervista a Roberta Schira: https://www.youtube.com/watch?v=LH0aupaO6BU&t=1770s 05:24 - FORMULE MORTALI, FRANÇOIS MORLUPI, SALANI Link Amazon: https://amzn.to/48m0siz Intervista a Francois Morlupi: https://www.youtube.com/watch?v=oRCJD6RhHkI&t=121s 07:01 - L’ARTIGLIO DEL TEMPO, ANNA VERA VIVA, GARZANTI Link Amazon: https://amzn.to/3TvD3Hw Presentazione alla libreria Arethusa: https://www.youtube.com/watch?v=wWOI5q1smQw&t=3097s 08:51 - PAOLO, CORRADO AUGIAS, RAI LIBRI Link Amazon: https://amzn.to/4atcBEy #libri #5libri #augias #cazzullo #thriller #consiglidilettura
Intervista a Chiara Sfregola "L'estate verticale" (Fandango Libri): INDEX. Intervista di Giulia Carla De Carlo
18-12-2023
Intervista a Chiara Sfregola "L'estate verticale" (Fandango Libri): INDEX. Intervista di Giulia Carla De Carlo
Oggi l’intervista di INDEX vede protagonista la produttrice, sceneggiatrice e regista Chiara Sfregola sul libro “L'estate verticale” edito da Fandango LIbri. Intervista di Giulia Carla De Carlo. Nella chiacchierata si parla didonne, di omosessualità, di cinema e di tanto altro. Un occhio alla storia per calarci nella contemporaneità. IL LIBRO: Sud, anni Novanta, un Mezzogiorno imprecisato e opulento di cui Livia e Veronica sono le figlie più brillanti. Amiche da sempre, la differenza di classe non è mai stata un problema fra loro: entrambe provengono da famiglie benestanti, ma Livia è figlia di un muratore che ha fatto fortuna all’estero, Veronica è la figlia del primario, lodata dai professori e corteggiata dai ragazzi. Mentre il corpo di Livia sembra non sbocciare mai, condannato per sempre alla solitudine e alle forme abbozzate di una bambina. O di un maschio. L’estate verticale è quella del 2001, quella degli scontri di Genova, dell’attacco alle Torri Gemelle. Ma per Livia e Veronica è soprattutto l’estate dopo la terza media, in cui Livia inizia a prendere coscienza di sé e del mondo. E la differenza di classe fra lei e Veronica si rivela l’innesco di un cambio di pelle, per entrambe. È lo spartiacque della loro amicizia, che tra alterne riprese si scioglie definitivamente quando Livia, ormai diciottenne, proprio grazie a quel suo corpo né di uomo né di donna, viene scelta da un regista di culto come protagonista di un film. Inizia così una carriera da attrice che la porta sempre più lontano da quell’amicizia, da quel mondo, da se stessa. Sette monologhi, sette voci femminili che, passandosi il testimone, raccontano se stesse e le proprie vite, intrecciate in un’unica grande storia lunga vent’anni, fino a restituirci il ritratto vivido e appassionato di un gruppo di donne che si amano, si detestano, si tradiscono, si perdonano, si ribellano. Link al libro: https://amzn.to/4amoADH