Diciassette omicidi e un tentato omicidio "collezionati" nell'arco di pochi mesi, tra la fine del 1997 e l'inizio del 1998, che sconvolsero il Paese. Perché il Liguria e più in generale nel basso Piemonte, si capì che era entrato in azione un killer seriale. Tra le prime vittime ci furono delle prostitute ma poi la scia di sangue si allargò inspiegabilmente a bordo dei treni, seminando il panico. Perché a morire senza un perché (non ce n'è mai uno in realtà tale da sopportare e giustificare un omicidio) fu una baby-sitter e un'infermiera. A pochi giorni dall'ultimo efferato delitto, il killer delle prostitute o il mostro del treno, come fu soprannominato, venne arrestato. Si chiamava Donato Bilancia e a ricondurci oggi sulle tracce di quei delitti, di come furono compiuti e di come si arrivò alla svolta, è il colonnello Giampietro Lago, a capo del Ris di Parma.