di Valentina de PoliCon un piccolo giornale e una storia a fumetti, può capitare di diventare argomento di chiacchiere da metropolitana o da ascensore. O da macchinetta del caffè. È successo con l’uscita del numero del Topo in cui Papertotti è diventato personaggio a Paperopoli. Era il 2008 e per giorni non si è parlato d’altro. Calcio+Paperino: una formula perfetta. Ma a Papertotti si è arrivati grazie a un’eredità preziosa, quella lasciata dal Maestro dei Maestri del fumetto Disney italiano: Romano Scarpa. Dagli anni ’50 in avanti le sue storie sono diventate la bibbia di riferimento per tutti gli autori che si sono cimentati sulle pagine del Topo. Ma com’era il Maestro quando, lontano da carta e matita, arrivava in redazione? Com’era il suo Paperino? Lo svela un altro Maestro, Massimo Marconi, che ha lavorato nel backstage del settimanale per oltre un ventennio. Lui ha conosciuto tutti, ma proprio tutti, gli autori del Topo degli anni d’oro. E ha insegnato a Valentina tutto ma proprio tutto sul mestiere di giornalista prestato ai fumetti. Rimettendoci un pezzo di scrivania… (Testimonianze d’archivio di Alessandro Baricco, Enzo Biagi e di Andrea Camilleri).
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