In poche ore un regime ultraventennale crolla su se stesso. Ceausescu fugge dalla capitale ma finisce comunque nelle mani dei “rivoluzionari”. Segue un processo sommario. E una fucilazione ancor più affrettata. E tutto sembra rapidamente giunto alla fine. Ma, come in ogni storia horror che si rispetti, il mostro non è morto: ritorna. E cammina ancora con passo pesante per le strade di Bucarest. Il mostro non era Ceausescu. Era…