Mimmo Calopresti è nato in Calabria, ma da bambino è stato costretto a lasciare il sud per trasferirsi con la famiglia a Torino. Figlio di un padre sarto, il cui mestiere subisce presto la concorrenza dell’industrializzazione, oggi ricorda i primi anni di vita con il filtro della spensieratezza.
E’ diventato regista passando per una miriade di mestieri: dall’insegnare al lavorare con i motori. L’incontro con Nanni Moretti rappresenta per lui l’inizio di un sodalizio lavorativo che si sviluppa tra Roma e Torino. In questa intervista racconta a Malcom Pagani la crisi dei cinema con l’avvento dei piccoli schermi, che dà vita a un pubblico sempre più di nicchia.
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