Alla notte non servono storie di streghe o di fantasmi per plasmare i suoi incubi. Bastano solamente le parole non dette, i segreti e la solitudine dello spirito. Così, le sirene di una notturna pioggia di febbraio iniziano a cantare al cuore di una bambina di 9 anni. La notte chiama Asha, e sussurra a quel tormento che da tempo serba dentro di sé. Alle luci del giorno seguente Asha non c’è più; resta solo uno degli incubi più crudeli.
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