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S2EP7 E la fusione nucleare? DTT il progetto italiano" OSPITE: Piero Martin e Federico Testa INTERVISTATI DA: Andrea Poggio
06-11-2023
S2EP7 E la fusione nucleare? DTT il progetto italiano" OSPITE: Piero Martin e Federico Testa INTERVISTATI DA: Andrea Poggio
TITOLO: "E la fusione nucleare? DTT il progetto italiano"OSPITE: Piero Martin e Federico TestaINTERVISTATI DA: Andrea Poggio DESCRIZIONE: La notizia, risalente allo scorso dicembre, che il reattore a fusione sperimentale JET ha prodotto per circa 5 secondi 59 megajoule di energia ha galvanizzato la comunità scientifica europea. È un importante risultato che conferma le teorie e le simulazioni numeriche e dimostra che siamo in grado di produrre e mantenere reazioni di fusione nucleare nelle condizioni previste dal reattore ITER in corso di finalizzazione in Francia. Con questo progetto di ricerca pubblica internazionale da 22 miliardi di dollari, si aumenta la superficie magnetica del tokamak rispetto a JET e i primi test sono previsti per il 2025. Crescendo l’urgenza strategica di avere una fonte di energia pulita, abbondante e continua, si moltiplicano gli sforzi e anche gli investimenti privati per realizzare il salto tecnologico decisivo nella fusione termonucleare. Uno di questi si sta realizzando nel centro ricerche Enea di Frascati con il polo scientifico-tecnologico DTT Divertor Tokamak Test. Piero Martin, accademico, ricercatore nel settore della fusione termonucleare e Chief Physicist di DTT. Federico Testa, accademico ed ex-presidente ENEA sotto la cui presidenza è stato avviato il programma. Modera Andrea Poggio. Questo è il terzo episodio di una trilogia sul nucleare
S2EP6 "I reattori di quarta generazione progetti e sperimentazioni" - Alessandro Dodaro e Stefano, intervistatore Stefano Quintarelli
06-10-2023
S2EP6 "I reattori di quarta generazione progetti e sperimentazioni" - Alessandro Dodaro e Stefano, intervistatore Stefano Quintarelli
EP2 TITOLO: "I reattori di quarta generazione progetti e sperimentazioni"OSPITE: Alessandro Dodaro e Stefano Buono INTERVISTATI DA: Stefano Quintarelli DESCRIZIONE: Anche se la fusione rimane il Sacro Graal della generazione elettrica inseguita da oltre sessant’anni, la fissione continuerà a svolgere un ruolo importante a livello mondiale nel fornire il carico di base e mitigare i rischi del cambiamento climatico. Le varianti tecnologiche del reattore nucleare sono numerose e la loro evoluzione viene correntemente classificata con il concetto di “generazione”. Oggi nel mondo ci sono 440 centrali, quasi tutte di seconda generazione, come l'Epr in Francia o gli AP1000 negli Stati Uniti, progettate in maggioranza 15 o 20 anni fa. Le decine di centrali in nuove centrali in costruzione soprattutto in Asia, appartengono alla Generazione III+. Spesso si sente affermare, dagli opponenti del nucleare civile: “Le attuali centrali nucleari sono vecchie. Perché non attendere la IV° generazione?”. I sistemi nucleari di svolta che subentrano all’attuale generazione di reattori a neutroni termici refrigerati ad acqua, sono reattori piccoli, modulari, più sicuri, meno costosi e quasi senza scorie. Insomma, è il superamento dei limiti della generazione elettrica atomica che a tutt’oggi rappresenta il più grande successo dell’ingegno umano. In via di sviluppo o in fase di prototipo, questi reattori avanzati sono molto promettenti e fruibili anche per usi non di generazione elettrica, come la produzione di idrogeno, per alimentare le navi super-cargo, o per la produzione di calore. Al momento solo un paio di progetti piloti sono operativi ma una sessantina sono in fase di sviluppo a vari gradi di avanzamento e la cui disponibilità su scala commerciale è prevedibile dal 2030. Uno di questi è Newcleo, startup italiana fondata dal fisico Stefano Buono e dall’ingegnere nucleare Luciano Cinotti e inaugurata nell’agosto 2021. L’azienda lavora su diversi filoni di ricerche tra cui un reattore di piccole dimensioni raffreddato a piombo. Alessandro Dodaro, ingegnere nucleare con oltre un quarto di secolo di esperienza sul campo e Direttore Dipartimento fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare presso l’ENEA. Stefano Buono, fisico nucleare e CEO di Newcleo. Modera Stefano Quintarelli. Questo è il secondo episodio di una trilogia sul nucleare
S2EP5 TITOLO: "Il nucleare spiegato facile dall’Avvocato dell’Atomo" OSPITE: Luca Romano - Avvocato dell'Atomo 
05-09-2023
S2EP5 TITOLO: "Il nucleare spiegato facile dall’Avvocato dell’Atomo" OSPITE: Luca Romano - Avvocato dell'Atomo
TITOLO: "Il nucleare spiegato facile dall’Avvocato dell’Atomo"OSPITE: Luca Romano - Avvocato dell'Atomo INTERVISTATO DA: Patrizia Feletig DESCRIZIONE: Anche se l’Italia ha completamente eliminato la produzione di energia nucleare a seguito del referendum del 1987, riconfermando la volontà popolare con il consulto del 2011, si è tornati a parlare di energia da fissione. Anche prima della guerra in Ucraina quando la sovranità energetica era un termine misconosciuto ai più, e in cima all’agenda politica incombeva l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni di CO2 al 2030, il Ministro Cingolani, spiazzando molti, aveva affermato che lo studio del nucleare di nuova generazione andrebbe considerato senza pregiudizi ideologici. Ma in Italia il tema trattato spesso con superficialità e sensazionalismo dai media, risente anche della polarizzazione del dibattito, e finisce ostaggio di schieramenti politici, rimanendo quasi sempre orfano di ragionamenti basati su numeri ed evidenze. L’uso sempre più diffuso di sistemi di mobilità elettrica, il crescente utilizzo di sistemi di condizionamento dell'aria e di dispositivi elettronici fanno prevedere un’impennata della domanda di energia elettrica. Nonostante il massimo dispiegamento di rinnovabili, le misure di efficientamento, e i progressi nelle batterie e sistemi di accumulo non sarà pensabile procedere a una rapida decarbonizzazione delle fonti energetiche senza il contributo della fissione nucleare. In questo episodio con l’Avvocato dell’Atmo mettiamo a processo l’energia da fissione nucleare. Affrontiamo le domande che più preoccupano la popolazione e separiamo i fatti dalla propaganda. Demistifichiamo il nucleare, i suoi vantaggi, i costi e gli effettivi rischi.ù Luca Romano, divulgatore scientifico, laureato in Fisica Teorica a Torino e autore per Fazi del saggio “L’avvocato dell’Atomo”. Modera Patrizia Feletig. Questo è il primo episodio di una trilogia sul nucleare.
S2EP4 La sovranità digitale europea e le big tech, OSPITE: Vittorio Bertola INTERVISTATO DA: Paolo Coppola
06-07-2023
S2EP4 La sovranità digitale europea e le big tech, OSPITE: Vittorio Bertola INTERVISTATO DA: Paolo Coppola
TITOLO: "La sovranità digitale europea e le big tech"OSPITE: Vittorio BertolaINTERVISTATO DA: Paolo Coppola DESCRIZIONE: Secondo il principio comunemente detto di "sovranità digitale", l'Unione Europea sta lavorando a un insieme di nuove regole per Internet. Il loro obiettivo è limitare lo strapotere delle grandi aziende americane e cinesi, garantire i diritti dei cittadini europei e promuovere nuove opportunità per l'industria Internet del continente, ripristinando la capacità delle nazioni europee di controllare l'uso di Internet sul proprio territorio e riducendo la dipendenza da prodotti e servizi esterni all'Unione. Il software open source è uno degli strumenti strategici per raggiungere questo obiettivo, sposandosi bene con la natura orizzontale e cooperativa dell'Europa. Partendo dall'Internet aperta e interoperabile degli inizi, Vittorio Bertola ci guiderà nelle tappe dell’evoluzione di Internet che ci ha portati fino all'attuale situazione di forte concentrazione in quasi tutti i servizi Internet fondamentali, ricapitolando i problemi economici, politici, sociali e di sicurezza che ciò crea all'Europa. Vedremo dunque come un ritorno ai principi originali di Internet, ad esempio nei social media, nell'instant messaging e nelle app per cellulare, potrebbe portare a una rete più aperta e libera e a nuove opportunità di crescita in Europa. Vittorio Vertola, Head of Policy &Innovation, Open-X-change Modera Paolo Coppola.
S2EP3 Capitale Rigenerativo. Come essere una banca di impatto OSPITE: Marco Morganti INTERVISTATO DA: Carlo Alberto Carnevale Maffè 
06-06-2023
S2EP3 Capitale Rigenerativo. Come essere una banca di impatto OSPITE: Marco Morganti INTERVISTATO DA: Carlo Alberto Carnevale Maffè
TITOLO: "Capitale Rigenerativo. Come essere una banca di impatto"OSPITE: Marco MorgantiINTERVISTATO DA: Carlo Alberto Carnevale Maffè DESCRIZIONE: Che cosa significha essere una banca d’impatto? e che cosa si intende con il concetto di un “credito di cittadinanza”? Tradizionalmente gli istituti finanziari fanno credito applicando modelli di valutazione del “merito di credito”, regole che portano a dare soldi a chi dimostra avere un reddito, un patrimonio o di un garante. Vengono così escluse dai finanziamenti persone per la loro attuale mancanza di consistenza, le quali invece proprio attraverso il prestito ricevuto potrebbero essere messe in grado di realizzare il progetto che domani li renderà finanziabili e attraenti anche da altre banche. Mentre con l’approccio tradizionale le banche risultano così un agente granitico di conservazione sociale, con il credito d’impatto invece si riconosce un prestito oggi a una persona considerando quello che sarà domani. Pensate al credito sull’onore agli studenti universitari, per esempio. “L’economia può cambiare rimanendo sé stessa” scrive Marco Morganti nella sua riflessione “Il Cerchio e la Spirale” il cui titolo raffigura la nuova visione dell’operato della banca nell’ottica di una continua espansione dell’accesso al credito, che sta alla visione tradizionale di istituto di credito come il dinamismo della spirale sta alla fissità del cerchio. Marco Morganti, Responsabile della Direzione Impact di Intesa Sanpaolo. Modera Carlo Alberto Carnevale Maffè.
S2EP2 Misinformation: Guida alla società dell'informazione e della credulità" OSPITE: Walter Quattrociocchi  INTERVISTATO DA: Andrea Benoni 
06-05-2023
S2EP2 Misinformation: Guida alla società dell'informazione e della credulità" OSPITE: Walter Quattrociocchi  INTERVISTATO DA: Andrea Benoni
TITOLO: "Misinformation: Guida alla società dell'informazione e della credulità""OSPITE: Walter Quattrociocchi INTERVISTATO DA: Andrea Benoni DESCRIZIONE: Il governo britannico vuole capire come si manifesta l’esitanza vaccinale, quali informazioni portano le persone ad avere una resistenza rispetto al vaccino. Per analizzare l’impatto dell’infodemia e delle «camere d’eco» sulla campagna vaccinale, il governo guidato da Boris Johnson chiama Walter Quattrociocchi, 40 anni, professore di Informatica all’Università La Sapienza e direttore del Data and Complexity for Society Lab della Sapienza di Roma. Walter Quattrociocchi sarà ospite dei Dialoghi Copernicani martedì 16 novembre ore 21 per parlare di disinformazione e del “rischio della credulità” che nella modernità complessa è un fenomeno trasversale che ci sfida su molte dimensioni.Anticipando la questione, nel 2016, Walter Quatrociocchi pubblicò assieme ad Antonella Vicini il saggio “Misinformation. Guida alla società dell’informazione e della credulità” diventato in poco tempo il riferimento a livello italiano e mondiale su come comprendere i fenomeni di flussi informativi in cui siamo immersi. che possono poi avere ricadute importanti anche sulla politica e quindi sulla vita pubblica delle persone.L’amplificazione digitale che se non la causa, è di certo un fattore di accelerazione, come ben riassume Massimo Conte nella presentazione del libro. "Acquisire consapevolezza aiuta a chiamare le cose con i giusti nomi. Il confirmation bias e le echo chambers erano già presenti nel mondo pre-social network. La differenza è che ora questi fenomeni sono amplificati portando ad una enorme e pericolosa polarizzazione... Gli autori suggeriscono di provare ad uscire dalla propria camera dell’eco, per cercare di approfondire i meccanismi emotivi e irrazionali che spingono tante persone a scegliere di credere in bufale e teorie del complotto. Il tema è aperto, non c’è una risposta definitiva." Walter Quattrociocchi, professore di Informatica all’Università La Sapienza e direttore del Data and Complexity for Society Lab della Sapienza di Roma. Modera Andrea Benoni.