Chiedi chi era Gardini

Piano P

Così famoso, così dimenticato: vita, morte e imprese del magnate che sfidò l’Italia. Una serie in 5 episodi (uno ogni venerdì) condotta da Carlo Annese e realizzata da Piano P per il Narratore Audiolibri.Il 23 luglio 1993, il giorno in cui avrebbe dovuto essere interrogato nell’inchiesta sulla “madre di tutte le tangenti” per Enimont, Raul Gardini muore con un colpo di pistola alla tempia. Per l’Italia degli Anni 90, travolta da Mani Pulite e dalle stragi di mafia, è un nuovo choc. Gardini è uno degli italiani più noti al mondo: come capo assoluto della Ferruzzi Montedison, un impero industriale tra chimica agricoltura e comunicazione, e per le imprese del suo Moro di Venezia nella Coppa America di vela.Ma chi era veramente Raul Gardini? Perché, dopo trent’anni, sulla sua controversa figura di imprenditore e di visionario, protagonista di momenti fondamentali della vita del nostro Paese, è caduto il velo dell’oblio? E perché può essere importante ricostruirla, rievocando lotte famigliari e scontri di potere che sembrano presi da una serie tv di successo? Attraverso le parole di chi lo ha conosciuto da vicino, questa inchiesta giornalistica (realizzata in occasione dell’uscita dell’audiolibro L’ultima notte di Raul Gardini) racconta la parabola di un uomo che ha sfidato le convenzioni, un manager che ha saputo guardare lontano e ha lasciato un’eredità pesante, non senza dubbi e contraddizioni. Conoscerla può farci capire il Paese che siamo diventati.Testi di Carlo Annese ed Enrico Racca. Editing audio di Giulia Pacchiarini. Montaggio di Federico Caruso. Produzione di Carlo Annese.L'illustrazione della cover è di Marco Campedelli. read less
NotizieNotizie
BusinessBusiness
Società e culturaSocietà e cultura
News e opinioni News e opinioni

Episodi

5. Trent'anni dopo
21-07-2023
5. Trent'anni dopo
Sono passati trent’anni dal 23 luglio 1993, l’ultimo giorno di vita di Raul Gardini. Che cosa è successo nel frattempo? E cosa resta di quel periodo, di quell’uomo? Nell’ultimo episodio di questa serie proviamo a raccontare l’eredità dell’imprenditore ravennate, partendo da un paio di oggetti: la macchina fotografica di Topolino, costruita in Mater-Bi, simbolo del Gardini visionario e innovatore, che già alla fine degli Anni 80 parlava di ecosostenibilità, impatto ambientale e biotecnologie applicate all’agricoltura. Poi un’agendina inglese, il taccuino da cui Raul non si separava mai, che svela alcuni segreti sul piano di ristrutturazione che avrebbe dovuto garantire la continuità della Ferruzzi Montedison oltre la seconda generazione e che, invece, rivela intenzioni monocratiche. «È stato questo progetto, non gli strascichi della vicenda Enimont, a segnare la rottura con la famiglia», rivela Carlo Sama, cognato di Raul Gardini e poi capo del Gruppo al suo posto. L’eredità di Gardini è la parabola esemplare di un sognatore che, tuttavia, non riesce a levarsi di dosso fino alla fine l’etichetta di parvenu. L’eredità dei grandi sommovimenti di inizio Anni 90 è invece l’atto finale dell'impero Ferruzzi che, a meno di 15 anni dalla scomparsa del fondatore Serafino, viene smembrata e annichilita. Di quello che fu il secondo gruppo industriale italiano, e forse il primo in quanto a visione internazionale, è rimasto poco o nulla. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices