Dodicesimo appuntamento per il nostro Podcast. Gli host Claudio Tonti e Giovanni Ciampaglia danno nuovamente il benvenuto a Nicola Bonora, esperto di User Experience e Strategie Digitali.
La puntata nasce da un pretesto curioso, una domanda arrivata nella casella di posta podcast@websolute.it: come si crea una strategia digitale per un’azienda che opera nel settore vinicolo?
La conversazione si è quindi trasformata in un esercizio creativo che ci ha dato l’opportunità di parlare di strategie digitali e scelte per far crescere il business.
Di seguito un riassunto in cinque punti chiave.
Primo passo: identikit dell’azienda (e domande, tante domande)
Il primo step di ogni progetto consiste nel farsi le (giuste) domande per comprendere le caratteristiche dell’azienda e il contesto in cui si muove.
Nel caso di un’ipotetica realtà operante nel settore vinicolo abbiamo provato a immaginare:
• Il posizionamento a livello di prezzo (in questo caso: fascia medio bassa).
• Il contesto in cui l’azienda vende i suoi prodotti (grande distribuzione).
• Il suo target (molto ampio e senza distinzioni di genere).
A questo punto, escludendo momentaneamente azioni come la creazione di un e-commerce (che meriterebbe un discorso a parte) e l’apertura a mercati stranieri, siamo entrati nel vivo della sfida vera e propria: far crescere l’azienda attraverso il digitale.
L’importanza del contesto di vendita
In uno scenario così ampio si può partire riflettendo su cosa significhi il contesto di vendita per il brand.
Nella grande distribuzione, la notorietà di marca e la posizione a scaffale sono le due cose che contano.
A parità di prezzo e qualità, il tema della visibilità diventa centrale.
Di conseguenza vanno immaginate attività di comunicazione che aumentino la conoscenza della marca. E farsi vedere significa lavorare su storytelling e frequenza.
La partita del digitale si gioca prima e dopo
Il digitale è un luogo d’elezione per entrare in contatto con le persone intercettando i loro bisogni manifesti (attraverso Google) e quelli latenti (attraverso Meta).
Tuttavia, proprio come un supermercato, è anche un’arena molto competitiva dove sono necessarie azioni ben strutturate e la consapevolezza che la partita si gioca prima e dopo:
• Prima: quando si mettono in campo azioni per aumentare la riconoscibilità di marca.
• Dopo: con attività mirate alla fidelizzazione che hanno come scopo il prolungare l’esperienza.
Uno storytelling, tanti storytelling
Uno dei temi importanti, in una strategia digitale, è quello dei nuovi consumatori. E una tra le sfide più interessanti è comprendere in quale contesto muoversi ovvero puntare su community specifiche a cui parlare del prodotto da un punto di vista ben preciso.
Dal momento in cui si individuano gruppi sensibili ai miei storytelling, è possibile creare una comunicazione contestualizzata e su misura.
Il risultato è l’offerta di contenuti non generici ma rilevanti e, di conseguenza, una risposta più convinta.
D’altronde, meglio essere rilevante per 1 milione di persone o una voce tra tante per 20 milioni?
Storytelling per super nicchie: gli step
Sintetizzando, se la scelta è procedere con più storytelling, è possibile strutturare un percorso di questo genere:
• Individuazione temi
• Ricerca nicchie
• Organizzazione contenuti
• Reclutamento voci autorevoli
• Fidelizzazione
E poi? Poi è possibile arrivare a un punto ancora più alto: sviluppare un vino per quella community. E, ovviamente aumentare numero di community e interessi da intercettare.