A prendere la guida di Cosa nostra dopo l'arresto di Riina è il suo fedelissimo cognato Leoluca Bagarella. È lui a insistere per un salto di livello, anche a costo di rompere con la cordata di Provenzano. La sua carriera, parallela a quella di Riina, è costellata da brutali omicidi, che diventano sempre più feroci e insensati dopo l'arresto del cognato. Gli basta un sospetto per eliminare persone innocenti. Tra le vittime collaterali c'è anche la sua amatissima moglie Vincenzina, uccisa dalla depressione, il cui cadavere viene occultato. La cattura di Bagarella diventa obiettivo primario di uno dei principali collaboratori di Caselli, Alfonso Sabella, che dopo numerosi fallimenti e incredibili sacrifici riescono a individuare il suo covo e ad arrestarlo.
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