In questo episodio:
- Siamo arrivati agli ultimi giorni dell’anno e questa settimana è particolarmente significativa con il meeting della Fed e la scadenza più importante dell’anno per opzioni e futures, con un alto volume da portare alla scadenza successiva.
- L’indice S&P consolida la sua performance positiva, dopo aver registrato il miglior anno degli ultimi 20 e trovandosi sopra il 25% rispetto al target price medio stimato dagli strategist a fine 2023.
- I rendimenti obbligazionari hanno visto un rialzo con la previsione di tagli ai tassi per il 2025 molto ridotta, creando qualche scossone sul momentum factor.
Nel solo mese di novembre, ci sono stati ben 62 tagli ai tassi, il numero più alto registrato in un mese da maggio 2020 (durante la pandemia) e dall’aprile 2009, in piena crisi finanziaria. La scorsa settimana è stata la volta della BCE, con il quarto taglio dell’anno. Domani toccherà alla Fed.
Il mercato rimane interessante per chi vuole essere posizionato, ma il nostro outlook per il 2025 invita alla prudenza. Ci aspettiamo dinamiche più complesse e una maggiore volatilità, dove sarà fondamentale adottare un approccio
contrarian con il giusto tempismo, guardando anche a opportunità in Europa e, perché no, in Asia.