In questo episodio:
- Il bilancio dei primi sei mesi dell'anno vede mercati azionari complessivamente spumeggianti, con gli indici americani ed europei positivi anche in doppia cifra e con una Cina risvegliatasi dal torpore.
- La concentrazione delle performance rimane alta con la contribuzione dominante di pochi titoli, soprattutto Tech. Bene le commodities che hanno sovraperformato l’azionario globale, con l'Oro sostenuto dagli acquisti delle Banche Centrali asiatiche. Penalizzati invece i Treasuries con il trentennale a -6% da inizio anno.
- Lato macro, i recenti dati PMI positivi in Europa e USA hanno temporaneamente mantenuto i tassi stabili. Resta alta però l’attesa per le decisioni di Fed e BCE di inizio giugno, perché qualora l'inflazione non desse segnali preoccupanti, ci potrebbe essere spazio per i primi tagli.
È difficile essere negativi su un mercato azionario che sembra prendere forza in misura più allargata, tanto più su un obbligazionario che appare ora maggiormente stabilizzato. La situazione di bassa volatilità aiuta certamente il risk-taking di diverse categorie di investitori, così come la capacità di assorbimento di liquidità da parte del mercato. Un ottimo segnale arriva anche dai livelli record dei piani di buyback e dai flussi di acquisto dei retailer.