Schiacciato fra la fantasia avventurosa delle pagine (moltissime) che scriveva e una vita in continuo contatto con la tragedia, Emilio Salgari lascia opere che hanno incontrato la fortuna di molti lettori, specie i giovani del secolo scorso, portato a produzioni televisive e cinematografiche ma pagato un pegno eccessivo alla superficialità, perché molti dei suoi contenuti più profondi sembrano scivolare via dalla memoria, a favore di tigri e pirati