Yurii Kerpatenko è stato ucciso in casa sua. Il direttore dell’orchestra di Chersòn si è rifiutato di suonare per i russi che hanno invaso il suo Paese, violato la sua sicurezza e la sua libertà. E quelli lo hanno ucciso. Nel leggerlo ci è tornato in mente un grande direttore d’orchestra italiano che visse profonde passioni civili e politiche, si oppose alla dittatura e pagò questa sua scelta: Arturo Toscanini.