Quattro anni fa e il ricordo di un orrore che non tende a affievolirsi. E' ancora tutto lì: negli occhi e nella memoria di chi varcò la soglia di quel cancello arrugginito chiuso dai lucchetti nel cuore del quartiere San Lorenzo, a Roma, la notte del 18 ottobre 2018 scoprendo il cadavere di una 16enne lasciata morire dopo ripetuti abusi sessuali e un mix di droghe di cui non si ha traccia neanche in letteratura scientifica. "Un girone dantesco" dentro cui "nessun investigatore vorrebbe trovarsi" ricorda oggi la dottoressa Pamela Franconieri, a capo della IV sezione della Squadra Mobile di Roma, specializzata in reati sessuali. Desirée era un'adolescente con i suoi problemi e le sue paure. Era scappata di casa da Cisterna di Latina, una cittadina a 70 chilometri dalla Capitale, arrivando in via dei Lucani 22 dove, in un complesso edilizio abbandonato, ma protetto da alti muri e cancelli invalicabili, fiorente andava avanti da tempo un'attività di spaccio e consumo di stupefacenti. La sedicenne varca quel cancello e da lì non ne uscirà più. Con la dottoressa Franconieri si ripercorrono oggi le tappe di quel delitto, i dettagli e le tracce, le testimonianze che portarono poi gli agenti della Mobile ad arrestate quattro uomini che saranno processati e condannati per la morte della ragazzina.