Atto III: Lo spartiacque

Oppressi & Oppressori - gioco di ruolo

15-05-2023 • 12 minuti

RICAPITOLANDO: Atto II è stato letto? I Ruoli sono stati assegnati e interpretati? Allora siete pronti a continuare!

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Vi disporrete tutti in cerchio, più distanti che potete, come se doveste abbracciare l’intero paese. Un volontario dovrà camminare dentro al cerchio, lasciando uno spazio vuoto al proprio posto, e andrà a raggiungere la persona dalla parte opposta. Insieme usciranno dal cerchio e prenderanno il nastro adesivo, quindi tracceranno sul pavimento una Linea retta tra le due posizioni che occupavano nel cerchio, ora vuote. Così facendo divideranno il paese in due parti e i suoi abitanti in due fazioni.

Il volontario dovrà quindi posizionarsi da un lato del confine tracciato con lo scotch e chi l’ha aiutato si disporrà dalla parte opposta. Entrambi dovranno tenere la punta del piede sulla Linea e stare faccia a faccia, come se giocassero a rubabandiera.
Allora il volontario alzerà la mano stringendo lo scotch e si lamenterà di qualcosa che non sopporta nel paese: forse non è soddisfatto del proprio Ruolo o di come l’altra persona svolge il suo, magari vorrebbe che il proprio Luogo fosse diverso o non gli piace qualcosa di quello altrui. Non importa di cosa si tratta, basta che dia la colpa alla persona che gli sta di fronte. In una frase o due, senza dilungarsi.

Alla fine passerà il rotolo di scotch all’accusato che non dovrà rispondere alle accuse, ma scaricherà la colpa su una terza persona: la indicherà, invitandola a mettersi dal lato opposto del confine, con un piede sulla Linea accanto al volontario, e spiegherà perché in realtà la colpa è sua. In una frase o due.
Una volta che avrà finito e le avrà passato lo scotch, toccherà alla terza persona chiamarne in
causa una quarta, facendola disporre dall’altro lato del confine, sempre con un piede sulla Linea.


Si può accusare chiunque, tranne i propri Legami: quando qualcuno riceve lo scotch, i suoi Legami devono alzare la mano, ricordando a tutti chi siano.
Si continuerà così finché l’ultimo uscirà dal cerchio, riceverà lo scotch e si disporrà dalla parte opposta rispetto a chi l’ha accusato. Non potendo più incolpare nessuno, l’ultimo non interverrà ma attaccherà un pezzo di nastro adesivo sui giocatori che si trovano dalla parte opposta della Linea. Chiunque venga segnato con un pezzo di scotch dovrà andare subito a pescare una Carta Oppresso.

L’ultimo e tutti gli altri che non sono stati segnati con il nastro adesivo dovranno infine pescare una Carta Oppressore. Quando tutti avranno pescato una carta, sarà concluso l’Atto.


Ascoltate la narrazione e cominciate:
Mi piacerebbe poter dire “E fu così che accadde”. Poter raccontare un evento scatenante, un taglio netto tra l’oggi e il domani. Ma la fine della vita come la conoscevamo non arrivò di colpo, come un boato. Piuttosto si fece strada serpeggiando, come un sussurro. Non è facile stare al mondo, tutti sono insoddisfatti a modo loro. Per me un uomo che non abbia mai avuto un collaudo negativo non è un uomo, è come se fosse rimasto alla Prima Comunione. Il problema sorge quando, anziché mettere alla prova se stessi, si fanno salire gli altri sul banco degli imputati. E non si mostra clemenza.

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A COSA PRESTARE ATTENZIONE: in Atto III sono importanti le posizioni nello spazio. Deve essere chiaro a chi tocca e bisogna sempre posizionarsi sul lato opposto rispetto al proprio accusatore. Tenere i piedi sulla Linea garantisce che tutti si mettano e rimangano al proprio posto. Nessuno deve dilungarsi nelle accuse: una o due frasi.