PENSIONI: VIGILI DEL FUOCO PENALIZZATI

UIL PA VVF

26-04-2022 • 3 minuti

Nel luglio 2020, in audizione al Senato la UIL PA VVF è stato il primo e l’unico sindacato a denunciare come il sistema dei coefficienti di trasformazione fosse inadeguato e penalizzante per i Vigili del Fuoco, che non riusciranno mai a raggiungere i coefficienti più favorevoli.

Cosa significa?

I Vigili del Fuoco devono mantenere standard psico-fisici elevati che garantiscano peculiari requisiti di efficienza operativa per l’impiego in attività usuranti, pertanto devono andare in pensione prima.

L’attuale sistema di calcolo basato sul coefficiente di trasformazione (che, moltiplicato al montante contributivo individuale, determina il trattamento pensionistico) pensato per il resto dei lavoratori, si trasforma in una forte penalizzazione per il personale dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

Ad un Vigile del Fuoco collocato in quiescenza per i raggiunti limiti di età anagrafica previsti dall’ordinamento, viene applicato un coefficiente tra il 4,515% ed il 4.77%, qualsiasi altro lavoratore che decide di rimanere attivo fino al massimo dell’età anagrafica, viene invece applicato il 6,466%.

I Vigili del Fuoco si ritroveranno dunque il 60% di tasso di sostituzione dell’ultimo stipendio. Per questa ragione la UIL PA VVF ha sempre sostenuto che:

“I Vigili del Fuoco sono condannati a diventare i pensionati poveri di domani!”.

Un’opera di sensibilizzazione, la nostra, che ha prodotto gli effetti che auspicati, è stato infatti presentato un progetto di legge al Senato per superare questa inaccettabile ingiustizia, prevedendo coefficienti di trasformazione più favorevoli correlati alla specificità del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.

Il 15 aprile 2021 la Senatrice Pinotti ha presentato il progetto di legge che, assegnato il 12 maggio alla XI Commissione Permanente Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, non ha visto ancora iniziarne l’esame, nonostante si tratti di quello che per noi è intervento di equità contributiva e giustizia sociale.

La legge di bilancio del 2022 ha finalmente stanziato le risorse per la previdenza complementare,  si tratta di una misura apprezzata ma non risolutiva, dal momento che sarà a vantaggio del personale assunto a decorrere dall’entrata in vigore della legge.

Ecco perché la UIL PA VVF sollecita il governo e la politica a revisionare il sistema dei coefficienti di trasformazione, in virtù proprio della specificità riconosciuta a chi rischia ogni giorno la propria vita e mette a repentaglio la propria salute.

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