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UIL PA VVF "SI POTENZINO GLI ORGANICI DEI VIGILI DEL FUOCO"
27-05-2022
UIL PA VVF "SI POTENZINO GLI ORGANICI DEI VIGILI DEL FUOCO"
La UIL PA VVF ha da tempo lanciato la campagna “Prepararsi al futuro oggi”, con lo scopo di sensibilizzare politica e governo sul ruolo di centralità che rivestono i vigili del fuoco nell’ambito dei cambiamenti climatici che mettono sempre più a dura prova il sistema nazionale del soccorso tecnico urgente. Dove più nello specifico occorre intervenire con maggiore urgenza per fronteggiare una sfida così impegnativa? Sicuramente l’intervento più urgente è quello sugli organici. Oggi 1500 vigili del fuoco sono sottratti al dispositivo di soccorso, ma vengono considerati in organico a tutti gli effetti. È ovvio che il dato sulle dotazioni organiche viene così falsato. È necessario trovare una giusta e dignitosa collocazione a questi nostri colleghi al fine di non disperdere l’importante bagaglio professionale acquisito e contestualmente sottrarli a quelle che sono le risorse realmente disponibili. Sicuramente i futuri pensionamenti determineranno un aggravio ulteriore di una situazione già di per sé critica. È sufficiente compensare il turn over? Assolutamente no! Nei prossimi due anni andranno in pensione circa 4500 vigili del fuoco. Tra il complesso iter autorizzativo per le nuove assunzioni ed i corsi di formazione di ingresso, i pensionamenti verranno rimpiazzati non prima di due anni. Un tempo eccessivamente lungo che non è assolutamente adeguato con le esigenze della complessa macchina del soccorso tecnico urgente. Occorre evidenziare come tutto ciò determini il blocco sia delle mobilità che delle progressioni di carriera, aggravando la carenza dei Capi Squadra, figure queste ultime, tra le più importanti per il soccorso, così come quella degli autisti. Più volte la UIL PA VVF ha sollecitato un potenziamento di organico per conferire autonomia organizzativa ad importanti specialità del Corpo, con il tema scottante della guerra ad esempio, avevamo chiesto il potenziamento per il settore NBCR. Si, esatto, ci sono numerosi settori come quello NBCR, cinofilo ecc, che dovrebbero svolgere servizio dedicato ed essere a tutti gli effetti specializzazioni, ma le attuali dotazioni organiche non lo permettono ed i colleghi tengono in piedi la specialità a difficoltà dovendo occuparsi anche del servizio ordinario. Dalla recente ripartizione regionale degli straordinari abbiamo ufficialmente ciò che da tempo la UIL PA VVF segnala. Una carenza dell’organico del personale amministrativo che in alcuni casi raggiunge l’80%. Proprio così. I colleghi amministrativi non se la passano meglio da questo punto di vista. Operativi ed amministrativi vedono gravare sulle proprie spalle il peso delle carenze con carichi di lavoro troppo spesso eccessivi. Ritardi nei pagamenti delle competenze, difficoltà ad effettuare gli ordini anche del carburante per muovere i mezzi di soccorso stanno diventando ormai quotidiani. Qualcuno finalmente si accorge del ruolo del personale amministrativo. Tutti facciamo parte della complessa macchina del soccorso, tutti siamo meccanismi importanti, seppur con quelle necessarie ed inevitabili differenze.
MODIFICHE ORDINAMENTALI. LE DOMANDE DEGLI ISCRITTI E LE RISPOSTE DEL SEGRETARIO GENERALE UIL PA VVF
23-05-2022
MODIFICHE ORDINAMENTALI. LE DOMANDE DEGLI ISCRITTI E LE RISPOSTE DEL SEGRETARIO GENERALE UIL PA VVF
D: Sin dalle fasi propedeutiche alla sua approvazione la UIL PA VVF non ha condiviso il Dlgs 127/2018 per quale motivo? R: Perché si basava su un presupposto fondamentalmente sbagliato, escludere il sindacato, cosa che equivale ad escludere i lavoratori da tutta una serie di scelte che riguarderanno il loro stesso futuro. Tutte le criticità applicative che ne sono scaturite ci hanno poi dato ragione. Abbiamo inoltre ritenuto sin da subito che 16 milioni di euro non sarebbero stati sufficienti per un riordino che soddisfacesse le aspettative del personale. Ecco perché abbiamo chiesto un correttivo al riordino, ma con lo stanziamento delle risorse necessarie. D: La giustificazione addotta è stata che la norma prevede il sentito sindacale e non la contrattazione, è davvero questo il problema? R: Assolutamente no. Si sarebbe potuto comunque rendere il sindacato parte attiva, proprio per questa ragione abbiamo chiesto ed ottenuto un tavolo tecnico permanente, ottenendo il favorevole accoglimento delle nostre richieste da parte del Sottosegretario Sibilia e del Capo Dipartimento Laura Lega. Con questi presupposti siamo disponibili ad un confronto, serve però intervenire in maniera efficace sull’ intero articolato, ma per farlo sono necessari tempo e partecipazione. D: Tra i temi particolarmente sentiti dal personale c’è sicuramente quello della mobilità. Qual è la posizione della UIL? R: Partiamo dal presupposto che ci sono interventi che sono a costo zero, come ad esempio la mobilità ed interventi che richiedono invece lo stanziamento di risorse come nel caso del riordino delle carriere. Per quanto riguarda la mobilità, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, si è intervenuti sul delicato equilibrio delle mobilità senza la piena consapevolezza delle conseguenze, le esigenze del lavoratore non sono state tenute debitamente in considerazione e la conseguenza inevitabile sono state quelle situazioni di scavalco su cui bisogna agire con urgenza, anche attraverso la possibilità di deroga in presenza di alcune condizioni. Si pensi ad esempio ai casi in cui un maggiore numero di assunzioni renda disponibili quelle sedi ambite dal personale più anziano (solitamente quelle del centro-sud), che con l’attuale sistema verrebbero assegnate al personale appena immesso in ruolo, determinando il comprensibile malessere nel personale con una maggiore anzianità, in questo caso potrebbe subentrare la possibilità di deroga da parte dell’Amministrazione. D: Uno degli obiettivi mancati dal precedente riordino è proprio quello delle carriere, in molti temono che se non si interviene, un consistente numero di Vigili non diventerà mai Capo Squadra. E’ così? R: Certamente. Abbiamo assistito ad una compressione verso il basso delle carriere. Per intervenire in maniera efficace serve invece, al contrario del problema delle mobilità, un adeguato stanziamento di risorse. Si deve intervenire per garantire un percorso di carriera verso le figure apicali rispetto al ruolo di primo ingresso. Abbiamo specificato al Capo dipartimento che per noi della UIL PA VVF la figura apicale del Soccorso è quella dell'Ispettore Antincendi, pertanto, il personale deve avere la certezza che entro gli anni di servizio deve raggiungere quest'avanzamento di carriere. A riguardo abbiamo chiesto anche una norma di primo inquadramento come avvenuto in altri corsi. E’ chiaro che, intervenendo a sistema sui ruoli potremmo garantire a molti Vigili Coordinatori di transitare nel ruolo dei Capi Squadra, figura quest'ultima che per noi della UIL è di estrema importanza proprio per le funzioni di responsabilità che ricopre nell’ambito del soccorso tecnico urgente. Infine, è necessario assegnare il corrispettivo salario rispetto ai titoli di studio richiesti per gli accessi ai ruoli come, ad esempio, per i ruoli di rappresentanza del Corpo con la corrispondente progressione di carriera.
FA 2019. INTERVISTA AL SEGRETARIO GENERALE UIL PA VVF DOMENICO LA BARBERA
14-05-2022
FA 2019. INTERVISTA AL SEGRETARIO GENERALE UIL PA VVF DOMENICO LA BARBERA
Buongiorno Segretario. Si è da poco conclusa la trattativa sulla distribuzione del FA 2019 con un accordo non sottoscritto dalla UIL PA VVF, come mai questa scelta? Con il contratto 2019/2021 abbiamo fissato un importante paletto, valorizzare le attività ed i compiti di particolare responsabilità, come più volte richiesto nel corso di questi anni; in particolare l’articolo 12 comma 4 fa particolare riferimento al personale con funzione di capo partenza ed autista, così come previsto nella prima bozza presentata dall’Amministrazione che, seppur perfettibile, avrebbe potuto riscontrare un nostro favorevole accoglimento. Altri sindacati hanno invece costretto l’amministrazione ad ignorare il principio stabilito dal contratto, adducendo la banale giustificazione della mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, optando per una distribuzione a pioggia che può valere solo per quest’anno e difficilmente potrà essere replicata. Per quali ragioni questa distribuzione potrà valere solo per quest’anno e non anche, ad esempio, per il FA 2020? Semplicemente perché le risorse disponibili quest’anno non le avremo il prossimo anno e comunque ci sarà la vigenza dell’articolo 12 comma 4 del contratto collettivo di lavoro, che renderà difficile per qualcuno ricercare ulteriori cavilli per penalizzare le figure che svolgono ruoli di particolari responsabilità. Quindi, mi pare di capire che hanno voluto distribuire a pioggia creando nel personale l’illusione di un aumento che non può essere garantito? Esattamente. Qualcuno sostiene che, in una partenza, tutti rischiamo in egual modo e che quindi è giusto un livellamento del trattamento economico. Qualcuno sostiene che una soluzione diversa sarebbe stata divisiva. Allora se così stanno le cose, sembrerebbe sia stato firmato un contratto divisivo, ma sappiamo tutti che così non è. Se prendiamo ad esempio una squadra di partenza, rischiamo tutti in egual misura, proprio per questa ragione esiste e percepiamo tutti l’indennità di rischio. Più in generale, siamo tutti ingranaggi importanti della straordinaria macchina del soccorso, ma non su tutti gravano quelle responsabilità tipiche, ad esempio, degli autisti e dei capi partenza. Qualcuno taccia la UIL PA VVF di incoerenza, dal momento che in passato ha firmato per una distribuzione uniforme delle risorse del fondo. Le scelte vanno sempre contestualizzate rispetto al momento storico. Noi abbiamo, ad esempio, più volte sostenuto, con coerenza, che le specializzazioni andavano retribuite con risorse contrattuali e non con il fondo, abbiamo più volte sollecitato, con coerenza, l’Amministrazione ad individuare le figure che svolgono compiti di particolare responsabilità ed oggi il contratto le indica chiaramente. Forse incoerente è firmare un contratto per rinnegarlo poco dopo, forse incoerente è che qualcuno sostenga che il contratto non è vincolante; se l’Amministrazione un giorno dovesse sostenere che il contratto non è un obbligo, così come sostenuto da qualcuno oggi, e ne dovesse derivare un danno per i lavoratori di chi sarà la colpa? Il sindacato è contrattazione! Sminuire il valore di un contratto significa sminuire il ruolo del sindacato, spero soltanto che qualcuno si renda conto del peso delle sue parole. Oggi c’erano i presupposti per fare bene, invece logiche diverse hanno preso il sopravvento e qualcuno è stato capace di disattendere le aspettative di autisti, capi partenza ecc., nonostante ci fossero delle risorse tali da poterci garantire un maggiore margine di manovra. Qualcuno accusa la UIL PA VVF di essersi voluta isolare rispetto agli altri sindacati. È davvero così?
RIFORMA ORDINAMENTO, SINDACATO SIA PROTAGONISTA E NON SPETTATORE
04-05-2022
RIFORMA ORDINAMENTO, SINDACATO SIA PROTAGONISTA E NON SPETTATORE
La UIL PA Vigili del Fuoco lo ha sostenuto con forza, sin dal primo giorno, è necessario un correttivo al riordino, con lo stanziamento di opportune risorse, per sanare un ordinamento che ha portato situazioni di difficoltà applicative e di forte penalizzazione per i Vigili del Fuoco, oltre ad una compressione delle carriere che sta impedendo alla maggior parte del personale, una meritata progressione di carriera. In apertura del nostro intervento, abbiamo quindi voluto ribadire il ruolo strategico del sindacato, che non può essere mero spettatore, ma protagonista di scelte che riguardano il futuro di tutti noi, per questa ragione abbiamo voluto che si stabilisse, sin da subito, un metodo di lavoro, partendo dall’istituzione di un tavolo permanente tra Amministrazione e rappresentanti dei lavoratori. Proposta immediatamente condivisa dal Sottosegretario e dal Capo Dipartimento. Il punto di partenza per un riordino degno del valore e delle aspettative dei Vigili del Fuoco sono le carriere, che devono svilupparsi in maniera tale da soddisfare le esigenze del personale, partendo da una norma di prima applicazione che possa poi condurre ad una riforma che dia una spinta propulsiva verso l’alto alle carriere. In tal senso non possono essere trascurati nemmeno aspetti legati all’inquadramento economico, oggi non rispondente al titolo di studio posseduto, si pensi solo a titolo d’esempio ai ruoli di rappresentanza. Uno degli ordigni micidiali innescati dalla riforma dell’ordinamento, è rappresentato dal blocco della mobilità, che ha determinato l’inaccettabile paradosso che consente al personale meno anziano di occupare i posti a cui invece ha diritto quello più anziano. Abbiamo ribadito inoltre come non si possa continuare a procedere nell’incertezza delle deroghe alla durata dei corsi di formazione, che non consente al personale una scelta pienamente consapevole. Occorre stabilire una durata del corso che sappia contemperare le esigenze formative con quella che è la necessità di colmare nel più breve tempo le carenze nei vari ruoli. Particolare attenzione è stata posta al personale non più idoneo al servizio operativo, che oggi non trova una idonea collocazione e che si trova comunque a gravare sulle dotazioni organiche dei comandi. Una riforma in tal senso consentirebbe anche il recupero del personale transitato nel ruolo degli ex SATI. Altra nota dolente, quella degli autisti, che devono essere economicamente incentivati, ma occorre che nei concorsi vengano previsti un numero di posti riservati per gli autisti, in maniera tale che possano sviluppare la loro carriera in base al titolo richiesto. Alla stessa stregua abbiamo chiesto il pieno riconoscimento della specializzazione per i TLC, così come anche per i cinofili o per tutti quei settori di elevata specialità del Corpo. In conclusione, abbiamo chiesto che venga dato maggiore impulso ai nautici ed ai sommozzatori, in particolare per questi ultimi non è più rinviabile una revisione della circolare n.8 che genera problemi e che risulta ormai superata. Abbiamo apprezzato la volontà di dare un nuovo impulso alla professionalizzazione del Corpo espressa dal Sottosegretario e dal Capo Dipartimento che ci ha comunicato che nei prossimi giorni decreterà l’avvio del tavolo permanente. I presupposti ci sono tutti, adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare, come sempre fatto dalla UIL PA VVF, nell’interesse esclusivo dei Vigili del Fuoco.
RESOCONTO RIUNIONE DEL 28 APRILE 2022
29-04-2022
RESOCONTO RIUNIONE DEL 28 APRILE 2022
PENSIONI. LA UIL PA VVF CI AVEVA VISTO GIUSTO, VANNO REVISIONATI I COEFFICIENTI! SPECIALISTI FIORE ALL’OCCHIELLO DEL CORPO, DOVEROSO VELOCIZZARE DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE. IMMINENTE CONVOCAZIONE CORRETTIVO AL RIORDINO. IL 2 MAGGIO INCONTRO PER F.A. 2019. Siamo stati i primi e gli unici a dirlo, anche in audizione al Senato nel luglio 2020: "VANNO REVISIONATI I COEFFICIENTI DI CALCOLO DELLE PENSIONI". Abbiamo quindi avviato una incessante opera di pressing, targata UIL PA VVF, al fine di sensibilizzare Governo, politica ed Amministrazione sul problema delle pensioni basse che penalizzano i Vigili del Fuoco rispetto ad altre categorie di lavoratori. Finalmente il nostro sforzo è stato ripagato! Il Capo Dipartimento ci ha informati che è intenzione dell’amministrazione, unitamente alle altre amministrazioni (interforze), intervenire sulle modifiche dei coefficienti di calcolo previdenziali, in considerazione dei limiti di età anagrafica per il pensionamento, necessariamente più bassi rispetto a tutto il pubblico impiego, al fine di recuperare quella differenza che, come da noi più volte sostenuto, si ripercuote in maniera pesante sulle nostre pensioni. Così come da noi già sollecitato con la nostra nota del 26 aprile u.s., occorre che governo e politica stanzino le opportune risorse, per impedire che i Vigili del Fuoco diventino i pensionati poveri di domani e per quello che abbiamo sempre individuato come un doveroso intervento di equità contributiva e giustizia sociale, anche al fine di anticipare la conclusione di un percorso che dovrebbe avvenire entro il 2027. La UIL PA VVF lo aveva più volte rappresentato: Il personale specialista del Corpo Nazionale è immotivatamente ed ingiustamente escluso dalla cosiddetta norma di trascinamento. Anche questa nostra richiesta ha trovato accoglimento e presto verrà sanata. In merito invece alle prime indicazioni sulla distribuzione al personale specialista, l’Amministrazione ci ha sommariamente rappresentato il metodo adottato, in linea con i principi ispirativi di allineamento e armonizzazione alla Polizia di Stato delle indennità di specializzazione. Preso atto che le risorse messe in campo rispondono al dettato normativo, abbiamo affermato la necessità di procedere con celerità alla distribuzione di queste risorse al personale che le attende da troppo tempo ormai, come il personale elisoccorritore che sta prestando servizio dal 2018 presso i reparti voli senza alcuna indennità. Per la UIL PA VVF tutte le specializzazioni rappresentano il fiore all’occhiello del Corpo Nazionale e quindi il nostro personale merita quella necessaria valorizzazione economica per la professionalità posseduta come, ad esempio, il personale elisoccorritore che deve essere remunerato per l’unicità delle funzioni che non trova paragoni in altri Corpi dello Stato. Proprio per questo motivo abbiamo chiesto all’Amministrazione che la loro indennità deve essere proporzionata a quella percepita dal personale pilota e specialista elicotterista. In data odierna abbiamo provveduto, con una ulteriore nota, a sollecitare la convocazione di un tavolo per la revisione dell’ordinamento. Abbiamo appreso dal Capo Dipartimento a tal proposito che a breve, sentito il Sottosegretario Carlo Sibilia, convocherà il tavolo sulle modifiche ordinamentali, mentre è stata fissata per il prossimo 2 maggio la contrattazione del FA 2019, così come richiesto dalla nostra Organizzazione Sindacale.
Giornata mondiale salute e sicurezza sul lavoro e vittime dell'amianto
27-04-2022
Giornata mondiale salute e sicurezza sul lavoro e vittime dell'amianto
Il 28 aprile, è la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e per le vittime dell'amianto. Per la UIL PA VVF un giorno importante, che ripropone l'attenzione sulla specificità e la peculiarità del Corpo Nazionale. I Vigili del Fuoco hanno davvero un GRANDE CUORE, messo però a dura prova. Stress, adrenalina, tensione, calore, sforzo fisico, disidratazione, compromissione del sistema di termoregolazione, sono tra i fattori per cui, come accertato nel resto del mondo, il 45% delle morti tra i Vigili del Fuoco dipende da malattie cardio vascolari.  Si pensi ad esempio, che se si aumenta la temperatura corporea da 37 a 39 gradi centigradi, situazione molto facile per un Vigile del Fuoco, il cuore raggiunge il 95% del limite massimo della frequenza cardiaca.  Nel corso di un intervento un Vigile del Fuoco raggiunge costantemente 188 battiti al minuto, situazione resa ancora più pericolosa dal cosiddetto STRESS DA ADRENALINA.  Numerosi studi hanno dimostrato uno stato di ANSIA ESTREMA, si pensi ad esempio al dover assumere decisioni importanti, che fanno la differenza tra la vita e la morte, in una frazione di secondo, ragioni per cui negli USA quello del Vigile del Fuoco è il secondo lavoro più stressante con un punteggio di 249, solo il presidente degli Stati Uniti ha ottenuto un punteggio superiore con 250 punti.  Sono evidenti le gravi ripercussioni dal punto di vista dello stress lavoro correlato. I vigili del fuoco sono addestrati ad affrontare i pericoli quotidiani, tuttavia esistono KILLER INVISIBILI.  In un incendio si producono oltre il 97% di particelle invisibili ad occhio nudo, che si depositano sui dispositivi di protezione individuali.  Alcuni ricercatori hanno trovato sui guanti e sui sottocaschi dei vigili del fuoco sostanze altamente inquinanti e cancerogene 100 volte superiori ai limiti consentiti.  Altri studi hanno dimostrato concentrazioni altissime di sostanze inquinanti negli automezzi ed all'interno delle stesse caserma.  Negli U.S.A. è stato accertato che i vigili del fuoco hanno il 9% in più di possibilità di ammalarsi di cancro rispetto alla popolazione media con un tasso di mortalità più alta del 14%.  In Italia purtroppo non esiste un monitoraggio, ufficialmente non si sa di cosa si ammalano e quali sono le cause di morte più frequenti. Serve attivare un registro dei tumori e, a causa dei periodi di latenza lunghi , per lo sviluppo di alcuni tumori (tra i 10 ed 30 anni) occorre che il monitoraggio sia esteso anche al personale in pensione.  Non esistono dati ufficiali, ma noi vigili del fuoco vediamo ogni giorno i nostri colleghi ammalarsi e morire.
PENSIONI: VIGILI DEL FUOCO PENALIZZATI
26-04-2022
PENSIONI: VIGILI DEL FUOCO PENALIZZATI
Nel luglio 2020, in audizione al Senato la UIL PA VVF è stato il primo e l’unico sindacato a denunciare come il sistema dei coefficienti di trasformazione fosse inadeguato e penalizzante per i Vigili del Fuoco, che non riusciranno mai a raggiungere i coefficienti più favorevoli.  Cosa significa?  I Vigili del Fuoco devono mantenere standard psico-fisici elevati che garantiscano peculiari requisiti di efficienza operativa per l’impiego in attività usuranti, pertanto devono andare in pensione prima. L’attuale sistema di calcolo basato sul coefficiente di trasformazione (che, moltiplicato al montante contributivo individuale, determina il trattamento pensionistico) pensato per il resto dei lavoratori, si trasforma in una forte penalizzazione per il personale dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico.  Ad un Vigile del Fuoco collocato in quiescenza per i raggiunti limiti di età anagrafica previsti dall’ordinamento, viene applicato un coefficiente tra il 4,515% ed il 4.77%, qualsiasi altro lavoratore che decide di rimanere attivo fino al massimo dell’età anagrafica, viene invece applicato il 6,466%.   I Vigili del Fuoco si ritroveranno dunque il 60% di tasso di sostituzione dell’ultimo stipendio. Per questa ragione la UIL PA VVF ha sempre sostenuto che: “I Vigili del Fuoco sono condannati a diventare i pensionati poveri di domani!”. Un’opera di sensibilizzazione, la nostra, che ha prodotto gli effetti che auspicati, è stato infatti presentato un progetto di legge al Senato per superare questa inaccettabile ingiustizia, prevedendo coefficienti di trasformazione più favorevoli correlati alla specificità del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.  Il 15 aprile 2021 la Senatrice Pinotti ha presentato il progetto di legge che, assegnato il 12 maggio alla XI Commissione Permanente Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, non ha visto ancora iniziarne l’esame, nonostante si tratti di quello che per noi è intervento di equità contributiva e giustizia sociale. La legge di bilancio del 2022 ha finalmente stanziato le risorse per la previdenza complementare,  si tratta di una misura apprezzata ma non risolutiva, dal momento che sarà a vantaggio del personale assunto a decorrere dall’entrata in vigore della legge. Ecco perché la UIL PA VVF sollecita il governo e la politica a revisionare il sistema dei coefficienti di trasformazione, in virtù proprio della specificità riconosciuta a chi rischia ogni giorno la propria vita e mette a repentaglio la propria salute.