14-05-2022
FA 2019. INTERVISTA AL SEGRETARIO GENERALE UIL PA VVF DOMENICO LA BARBERA
Buongiorno Segretario. Si è da poco conclusa la trattativa sulla distribuzione del FA 2019 con un accordo non sottoscritto dalla UIL PA VVF, come mai questa scelta?
Con il contratto 2019/2021 abbiamo fissato un importante paletto, valorizzare le attività ed i compiti di particolare responsabilità, come più volte richiesto nel corso di questi anni; in particolare l’articolo 12 comma 4 fa particolare riferimento al personale con funzione di capo partenza ed autista, così come previsto nella prima bozza presentata dall’Amministrazione che, seppur perfettibile, avrebbe potuto riscontrare un nostro favorevole accoglimento. Altri sindacati hanno invece costretto l’amministrazione ad ignorare il principio stabilito dal contratto, adducendo la banale giustificazione della mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, optando per una distribuzione a pioggia che può valere solo per quest’anno e difficilmente potrà essere replicata.
Per quali ragioni questa distribuzione potrà valere solo per quest’anno e non anche, ad esempio, per il FA 2020?
Semplicemente perché le risorse disponibili quest’anno non le avremo il prossimo anno e comunque ci sarà la vigenza dell’articolo 12 comma 4 del contratto collettivo di lavoro, che renderà difficile per qualcuno ricercare ulteriori cavilli per penalizzare le figure che svolgono ruoli di particolari responsabilità.
Quindi, mi pare di capire che hanno voluto distribuire a pioggia creando nel personale l’illusione di un aumento che non può essere garantito?
Esattamente.
Qualcuno sostiene che, in una partenza, tutti rischiamo in egual modo e che quindi è giusto un livellamento del trattamento economico. Qualcuno sostiene che una soluzione diversa sarebbe stata divisiva.
Allora se così stanno le cose, sembrerebbe sia stato firmato un contratto divisivo, ma sappiamo tutti che così non è. Se prendiamo ad esempio una squadra di partenza, rischiamo tutti in egual misura, proprio per questa ragione esiste e percepiamo tutti l’indennità di rischio. Più in generale, siamo tutti ingranaggi importanti della straordinaria macchina del soccorso, ma non su tutti gravano quelle responsabilità tipiche, ad esempio, degli autisti e dei capi partenza.
Qualcuno taccia la UIL PA VVF di incoerenza, dal momento che in passato ha firmato per una distribuzione uniforme delle risorse del fondo.
Le scelte vanno sempre contestualizzate rispetto al momento storico. Noi abbiamo, ad esempio, più volte sostenuto, con coerenza, che le specializzazioni andavano retribuite con risorse contrattuali e non con il fondo, abbiamo più volte sollecitato, con coerenza, l’Amministrazione ad individuare le figure che svolgono compiti di particolare responsabilità ed oggi il contratto le indica chiaramente. Forse incoerente è firmare un contratto per rinnegarlo poco dopo, forse incoerente è che qualcuno sostenga che il contratto non è vincolante; se l’Amministrazione un giorno dovesse sostenere che il contratto non è un obbligo, così come sostenuto da qualcuno oggi, e ne dovesse derivare un danno per i lavoratori di chi sarà la colpa? Il sindacato è contrattazione! Sminuire il valore di un contratto significa sminuire il ruolo del sindacato, spero soltanto che qualcuno si renda conto del peso delle sue parole. Oggi c’erano i presupposti per fare bene, invece logiche diverse hanno preso il sopravvento e qualcuno è stato capace di disattendere le aspettative di autisti, capi partenza ecc., nonostante ci fossero delle risorse tali da poterci garantire un maggiore margine di manovra.
Qualcuno accusa la UIL PA VVF di essersi voluta isolare rispetto agli altri sindacati. È davvero così?