Gli stereotipi economici antiebraici (l'ebreo usuraio, banchiere, stregone della finanza) rappresentano dei miti che hanno avuto ricadute dirompenti sulla storia europea – con secoli di persecuzioni - così come sulla stessa organizzazione dell'economia. Hanno permesso la costruzione artificiosa di un nemico a cui attribuire ogni responsabilità per eventuali distorsioni del sistema economico. E i lavori di due studiose come Julie Mell - The Myth of the Medieval Jewish Moneylender - e Francesca Trivellato - The Promise and Peril of Credit: What a Forgotten Legend about Jews and Finance Tells Us about the Making of European Commercial Society (che sarà pubblicato in Italia da Laterza) - aiutano a capire quanto siano profonde le radici di questi artifici e come siano stati utilizzati come armi dalla maggioranza, in particolare cristiana, nel corso dei secoli. Per questo, spiega lo storico Giacomo Todeschini è importante leggere i volumi di Mell e Trivellato: ci aprono gli occhi su come delle falsificazioni abbiano portato a modificare la realtà stessa.