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Il podcast di CCL, Consorzio Cooperative Lavoratori, che dà voce alla gente che fa vivere i Quantieri di Milano (quartieri + cantieri = quantieri). Con le testimonianze raccolte on the road da Valentina De Poli. read less
Società e culturaSocietà e cultura

Episodi

7. La socialità, giorno dopo giorno. STADERA, dove si cuciono relazioni gentili.
12-06-2023
7. La socialità, giorno dopo giorno. STADERA, dove si cuciono relazioni gentili.
Eccoci nel quartiere di Stadera, tra i Navigli e il Gratosoglio, un piccolo agglomerato popolare e multiculturale che può contare su una strategica fermata della linea verde della metropolitana collegata con il centro della città, ma soprattutto sulla decennale vocazione per la materia sociale dei cittadini che lo abitano. Gli spazi di partecipazione civica e di offerta culturale e solidale in questa zona costituiscono una rete che comprende più di una trentina di associazioni sul territorio dove spicca, a far da collante, la biblioteca civica situata nel Parco della Chiesa Rossa, un vero punto di riferimento per gli abitanti del quartiere che sono impegnati a cucire relazioni anche grazie a un altro ‘centro nevralgico’ che, incredibilmente, si trova al centro del cortile di quattro storici condomini di edilizia popolare: le Quattro Corti di Stadera. È proprio qui, grazie alle cooperative Solidarnosc di CCL e Dar=casa, che nel 1999 prende vita un progetto rivoluzionario e purtroppo mai replicato, dove il mondo cooperativo ha ristrutturato degli alloggi di Aler, rimettendoli nel mercato a canone calmierato, e preoccupandosi anche della componente umana. Attenzione ai costi della vita di chi abita queste case, quindi, ma anche a come migliorarla attraverso spazi e iniziative in cui ognuno può fare la sua parte, favorendo le relazioni sociali e innescando un un processo di cura e rispetto per la comunità. E allora, ascoltiamo insieme le voci di chi la vive questa comunità, e di chi la costruisce - giorno dopo giorno -, voci come quella della milanesissima signora Maria, 78 anni portati con grinta, quella entusiasta di Everlyne, keniota mamma di tre bambini nati in Italia, o quella emozionata di Falli, che dopo la traversata su un barcone dalla Libia, ha trovato casa e lavoro grazie alle Corti.
8. Tra Bovisa e Dergano l’utopia diventa realtà. LA CASA ECOLOGICA, l’edificio che respira.
07-08-2023
8. Tra Bovisa e Dergano l’utopia diventa realtà. LA CASA ECOLOGICA, l’edificio che respira.
L’avreste mai immaginato? Cinecittà sarebbe potuta nascere al confine tra i quartieri di Bovisa e Dergano. È su questi terreni, infatti, che agli inizi del secolo scorso nasce la Milano Film, diventata in seguito Armenia Film, una casa di produzione da cui prende vita il primo lungometraggio d’Europa. Ma durante il Ventennio fascista il set dell’industria cinematografica italiana si sposta a Roma e i sogni di gloria e di celluloide della scena milanese s’infrangono. Per lasciar posto, su quei luoghi e 60 anni dopo, a un altro sogno coltivato da cittadini che desideravano dare una nuova possibilità a quella periferia degradatissima, a nord ovest di Milano. Inseguendo con caparbietà un’idea di vita, quasi utopistica per i tempi, che prevedeva il benessere dell'abitare, il benessere delle relazioni, l'ecologia dell'abitare, quel sogno lo realizzano nel 1989 quando nasce la cooperativa La Casa Ecologica. Insieme a Bovisa 90, cooperativa gemella, e grazie alla “mediazione culturale” e pratica di CCL, daranno vita all’innovativo e pioneristico complesso abitativo di via Candiani conosciuto come La Casa Ecologica, e al meraviglioso parco che lo circonda, 10mila quadrati di verde, l’ex terreno dell’Armenia Film, da vent’anni curato dai condomini e al servizio di tutto il quartiere. Quartiere ad alta vivibilità e ad altissimo tasso di iniziative sociali promosse dalla rete di cittadini, preoccupati solo da una variabile: la gentrificazione.
9. Dentro e fuori: un crocevia di connessioni PICHI12, dall’ordinario allo straordinario
31-01-2024
9. Dentro e fuori: un crocevia di connessioni PICHI12, dall’ordinario allo straordinario
È una storia ancora tutta da scrivere quella dei soci e freschi inquilini di Pichi12, il terzo intervento di CCL in area Navigli, nella zona che un tempo ospitava l’ex Sieroterapico e che guarda verso l’Alzaia Naviglio Pavese e corso San Gottardo. Ma ciò che si apprestano a far diventare racconto della loro quotidianità – e qui la famiglia di Gibba, il deejay di Radio 105 socio della primissima ora, ha già tantissimo da dire - poggia su basi solidissime, nonostante tutto sia nato da un… buco. Ovvero, lo spazio interrato di un’autorimessa già esistente. Le solide fondamenta che a mano a mano hanno riempito il vuoto si devono soprattutto alle sorprendenti connessioni che si sono create tra tutti gli attori che hanno contribuito alla progettazione e alla costruzione di Pichi, compresa la tradizionale complicità di CCL con NoiCoop e SSA. Inoltre, il rapporto che si è creato con il quartiere vale un approfondimento, ed è già una bella storia da raccontare, a partire dalla condivisione progettuale con la nuova Accademia di Belle Arti Naba che ha portato, grazie a un contest tra gli studenti, alla realizzazione di uno spettacolare murale che riassume perfettamente il “mood” di un modello abitativo che parla di storia, futuro e relazioni umane.E a proposito di belle storie: guest star dell’episodio è l’autrice di “Le cose che salvano” Lorenza Gentile, che in questi luoghi ha ambientato il suo best seller scritto per Feltrinelli.
10. La cooperazione è una conquista - PIRANESI 18, dove passato e futuro si fondono.
06-06-2024
10. La cooperazione è una conquista - PIRANESI 18, dove passato e futuro si fondono.
Nell’area che circonda via Piranesi, fortemente radicata nell’immaginario dei milanesi per la presenza dello storico Palazzo del Ghiaccio, da qualche anno è in corso un processo di rigenerazione urbana importante: gli spazi polifunzionali dei Frigoriferi Milanesi e il Centro per l’Arte Contemporanea, il Parco 8 marzo, il progetto di ARIA all’ Ex Macello, la Beic - Fondazione Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, solo per citare alcuni dei progetti già operativi e altri work in progress. In questo contesto si inserisce l’intervento di Piranesi18 su un terreno che fino al 2017 comprendeva grandi edifici industriali dismessi, destinati alla demolizione, in cui campeggiava un edificio anni Venti. Il Consorzio ha scelto di dialogare con la memoria della città anziché rimuoverla, mantenendo in vita il palazzo storico. Ne ha ricostruito il fronte sulla via Piranesi e completato quello incompiuto in continuità con quello d’epoca, rendendo gli interni a uso residenziale a cui si sono aggiunti, oltre il cortile interno, quelli delle due torri moderne realizzate ex novo. I primi soci hanno ricevuto le chiavi degli alloggi a fine 2023, dopo una relazione con il quantiere durata 6 anni. Il loro racconto appassionato, accompagnato da quello degli assistenti della Cooperativa, testimonia come attraverso la decennale esperienza del Consorzio sia possibile conquistare la fiducia di persone digiune di spirito cooperativo e invita anche a riflettere sul tema della speculazione nei progetti di edilizia libera.