I Want to believe è il motto di una delle serie televisive sul paranormale più famose degli anni 90. Mi riferisco ovviamente a X-files, dove i giovani Fox Moulder e Dana Skully interpretati da un intramontabile David Duchovny e una straordinaria Gillian Anderson portano avanti investigazioni ai limiti della realtà Il copione è sempre lo stesso: il caso di turno sui quali i due indagano presenta caratteristiche paranormali.
Vengono scomodati alieni, medium con proprietà telecinetiche o chiaroveggenti e molto altro. A caso risolto però le prove vengono sempre a mancare, o svaniscono dopo essere state toccate con mano da Molder e Skully, o ancora peggio vengono insabbiate da strani esseri in nero.
Fox e Dana hanno visto, hanno percepito, ma rimangono con la loro unica esperienza e in mancanza di dati oggettivi. Non resta che impegnarsi e documentare, perché l’agente molder vuole crederci: la prossima sarà la volta buona. Quanto vale l’esperienza del singolo dinanzi a dati statisticamente rilevanti? Perché i fenomeni paranormali non possono essere considerati scientifici?
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