«Dove c'è agricoltura non c'è dissesto idrologico; dove c’è agricoltura gli alvei dei fiumi sono ben tenuti. L’agricoltore è il naturale custode del territorio». Anna Maria Barrile è il direttore generale di Confagricoltura, un settore fondamentale per l’Italia. Soprattutto dopo i segni più pesanti lasciati dai cambiamenti climatici, chiede impegni precisi: aumentare gli invasi, manutenere meglio quelli esistenti e sanare la rete di distribuzione, che oggi perde il 42% dell’acqua immessa alla fonte. Ma anche un impegno a sostenere lo sviluppo tecnologico proprio nell’irrigazione dei campi, a partire dagli impianti ad ali gocciolanti, di cui la Irritec del Cavalier del Lavoro Carmelo Giuffrè è tra i principali produttori nel mondo. Questa “agricoltura di precisione” consente di risparmiare circa il 50% dell'acqua e dell’energia rispetto ai metodi tradizionali, e il 30% dei fertilizzanti, consentendo allo stesso tempo un incremento della produzione che va da un minimo del 20 fino al 90%. Con l’utilizzo di centraline computerizzate, si andrà verso un’ottimizzazione sempre maggiore e quindi la possibilità di risparmiare una risorsa preziosa come l’acqua.
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