C’è una generazione di giovani adulti che rivendica il diritto di stare male. E di farlo sapere.Ma di chi è la responsabilità del loro malessere? Tra i tanti cambiamenti nelle famiglie, l’assenza di conflittualità con le madri è diventata distruttiva. Eppure non dovremmo celebrare la liberazione da una guerra perenne che, per generazioni, ha assorbito riserve di energia non infinite?