Sulla via per Viterbo, a Sutri, in un castello che ospitava i processi della Santa Inquisizione, viveva uno dei più grandi inventori italiani, ormai quasi dimenticato: Marcello Creti.
Negli anni ‘30 fu definito il più giovane inventore nel mondo. Le sue erano invenzioni avveniristiche per i suoi tempi: Tra gli anni 30 e gli anni 40 inventò il vivavoce, il telefono portatile, le macchine fotografiche Instamatic che verranno prodotte dalla Kodak solo 20 anni più tardi, addirittura il moderno juke box, da lui chiamato “cambiadischi automatico”.
Sono centinaia i brevetti delle sue invenzioni, tutte incredibilmente futuristiche.
Invenzioni che non sarebbero il frutto di studi, ma sarebbero state rivelate in sogno.
Cosa si nasconde veramente dietro il suo genio?
Questa è la storia di Marcello Creti e delle sue incredibili invenzioni ricevute in sogno.
Contributi Audio tratti da: Due geni uniti dall'immaginazione, Valter Ceccomarini (2002), Report, Rai (1996), TVN (1992), secondo il principio del fair use (Art. 70 legge 633/41)