"Assenza da giustificare", nonostante sia un romanzo giallo, racconta con uno sguardo quasi documentaristico come la donna sia vista nella società e dalla società stessa, narra lo stereotipo di genere e il modo in cui le donne devono affrontare la vita (anche e soprattutto se hanno potere). E non viene raccontato con sensazionalismi o accuse, ma tra le righe o tra le parole, mentre la vita (in questo caso la trama) va avanti. È così che la società non accetta ancora la piena uguaglianza; e lo fa tra le righe, perché a parole siamo tutti equi, mentre nei fatti esiste ancora una società maschilista. - Intervista di Giulia Carla De Carlo TRAMA: Quando riceve la telefonata dal commissariato, l'ispettrice di polizia Alina Mari non potrebbe essere più distante da Roma e dal lavoro: si trova in una clinica di Bruxelles per tentare un intervento di inseminazione artificiale. Il commissario però è molto chiaro: c'è un caso di omicidio di cui deve occuparsi, ha poche ore per rientrare in sede, altrimenti sarà tagliata fuori. Alina mette in pausa il suo futuro e prende il primo volo. Appena arrivata a Roma inizia a indagare sull'omicidio di Elena Cantini, insegnante di un prestigioso liceo cattolico. Elena conduceva una vita normale: una grande passione per il suo lavoro, poche amiche affezionate, nessuna relazione sentimentale, nessun conflitto. E allora chi può averla colpita alla testa, lasciandola inanime in un parco cittadino, con il corpo a formare una croce e un anulare mozzato? Mentre le indagini si fanno sempre più serrate e i vicoli di Roma mostrano il loro profilo più irregolare, Alina è costretta a scendere a patti con i suoi fantasmi e a dar fondo alla sua intuizione per tentare di risolvere un caso le cui radici sono più profonde di quanto potesse immaginare. Link Amazon: https://amzn.to/3TEFyFV #thriller #donne #femminismo