Il 17 settembre 1943, Campagna fu colpita da un bombardamento aereo alleato che provocò circa 200 vittime, inclusi civili, sfollati e tre soldati tedeschi. La popolazione, radunata in Piazza Mercato per ottenere viveri, fu colpita dalle bombe, causando una strage devastante. Tra le vittime si contava anche l'ebreo internato Leo Spitzer. Medici ebrei rifugiati sulle montagne di Campagna scesero a soccorrere i feriti, mettendo a rischio la propria vita e prestando assistenza nonostante le leggi razziali. Il bombardamento e i successivi soccorsi rappresentano un simbolo di solidarietà e di tragedia, commemorati ogni anno nel comune.
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