"La guerra puzza di bruciato e di morte - racconta il religioso -. Ai soldati consiglio di non uccidere, di difendersi ma senza colpire gli organi vitali. Lo so che è difficile, ma ci provo. Molti non vengono a confessarsi, ritengono di non essere 'degni' della grazia visto che poi tornano in trincea". Da Leopoli l'intervista a don Oleksandr Khalayim dell'inviata Manuela Tulli