«Claudio».
«Che c’è?».
«Tu non sapevi tante cose di me».
«Che cose?».
«Ero innamorato».
«Di chi?».
«Di mia sorella. Quando me la portaste via fu una tragedia per me».
«Eh ma non potevamo tenerla, squartava i piccioni e li disseminava per casa. E poi, scusa, non sta bene innamorarsi della sorella».
«Tanto mi avevi castrato, potevo avere solo amori platonici».