Simon è un bambino umiliato e picchiato dai compagni di classe perché “senza padre”. Gli insulti e le percosse lo conducono alla disperazione sino a fargli meditare il suicidio. Ma ecco apparire il fabbro Philippe che si prende cura di lui e finirà con lo sposare la madre di Simon. “Il papà di Simon” è una delle poche, tra le 300 novelle scritte da Maupassant, ad avere come protagonista un bambino. Ed insolito è anche il lieto fine: Maupassant conclude la maggior parte delle sue novelle in maniera tragica o ironica; comunque, inattesa e spiazzante per il lettore. Eppure, in “Il papà di Simon” ricorrono temi consueti all’autore: la ferocia e l’ipocrisia del gruppo che si accanisce contro un individuo (in questo caso, un bambino); i pensieri di suicidio che travolgono molti dei suoi personaggi; l’accordo o il contrasto degli elementi naturali con i moti dell’animo umano. se vuoi leggere di più sul racconto leggi l'articolo a firma di Nino Romeo al link: https://vociferonet.wordpress.com/2021/11/10/il-papa-di-simon/